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Lamezia, i candidati
delle primarie

Urne aperte domani a Lamezia Terme per le primarie del centrosinistra dalle quali uscirà il nome del candidato sindaco della coalizione alle prossime amministrative. Cinque i nomi che compariranno sulla scheda: Vincenzo Richichi, candidato unico del Pd, e Andrea Falvo, Tonino Leone, Nicolino Panedigrano e Tommaso Sonni che, invece, sono appoggiati da liste civiche. Quelle di Lamezia sono state primarie "travagliate". In un primo momento, infatti, il solo Pd aveva cinque candidati che intendevano concorrere e, dopo una fase di lavoro certosino da parte del commissario Pino Soriero, nominato ad hoc dal partito regionale, si è raggiunta la quadratura del cerchio su un solo nominativo, quello di Vincenzo Richici, già assessore comunale all'epoca in cui era sindaco l'attuale senatrice del Pd Doris Lo Moro, oltre che ex presidente della Lamezia Multiservizi. La matassa nel centrosinistra, però, non sembra essere stata dipanata. Infatti, il candidato che sarà scelto domani, poi, dovrà affrontare una campagna elettorale che lo vedrà impegnato su più fronti, visto che ci sono altri due candidati sindaco che ruotano nell'area di centrosinistra e che non parteciperanno alle primarie. Si tratta dell'attuale presidente del Consiglio comunale Francesco Grandinetti, appoggiato dal suo movimento "Lameziaenonsolo" e dal Centro democratico di Bruno Tabacci, e di Rosario Piccioni, attuale assessore nella Giunta Speranza, componente dell'assemblea regionale di Sel e candidato da una lista civica e dal suo partito di appartenenza. A correre per la poltrona di primo cittadino di Lamezia ed a contendere al centrosinistra la vittoria ci sono poi Giuseppe D'Ippolito, del Movimento 5 Stelle, ed i quattro candidati che ruotano nell'area del centrodestra: Paolo Mascaro, appoggiato da Fi, Ncd, Mtl e Udc; Pasqualino Ruberto (liste civiche in cui confluirebbero alcuni consiglieri comunali uscenti dell'Udc); Nicola Mazzocca (già assessore nella Giunta Scaramuzzino sciolta per infiltrazioni); Domenico Gianturco (Casapound) e Armando Chirumbolo, consigliere comunale uscente di Forza Italia.

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