Il tribunale della libertà di Catanzaro ha disposto il dissequestro dei beni nei confronti di Gregorio Macchione coinvolto nell'inchiesta della Procura di Lamezia Terme sulla vendita nel 2009 di un bene di proprietà del Comune di Nocera Terinese. Nell'inchiesta sono coinvolti ex amministratori comunali ed i commercianti Gregorio Macchione e Federico Macchione. A tutti viene contestato il reato di abuso ed ai due commercianti anche quello di falso. Dopo la decisione del riesame il difensore di Gregorio Macchione, l'avvocato Fernanda Gigliotti, ha evidenziato che "per oggi giustizia é stata fatta e la memoria del mio amico arch. Mimmo Ferrante e la sua correttezza professionale é stata difesa, unitamente all'operato di Gregorio e Federico Macchione miei assistiti nell'operazione Hopeless. Come avevamo preannunciato, abbiamo provato nel merito l'infondatezza delle accuse che hanno portato al sequestro preventivo dell'immobile nel quale si trova l'Hope Bar di Nocera Marina. Oggi arriva la decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro che annulla nel merito la misura cautelare per mancanza del 'fumus commissi delicti' e che restituice l'immobile nella piena disponibilità del legittimo proprietario, Gregorio Macchione". "Nell'interesse dei miei assistiti - prosegue - valuterò ogni ulteriore difesa e iniziativa possibile in danno di coloro che, per evidenti ragioni di opposizione politica in seno al Consiglio comunale di Nocera Terinese e di invettiva giudiziaria, hanno utilizzato strumentalmente la denuncia penale al posto della battaglia politica, proponendo denunce false e tendenziose, dirette a dimostrare l'esistenza di reati e di relazioni torbide laddove, invece, gli atti pubblici,legittimi e mai impugnati, sono i veri e soli protagonisti. Con ciò provocando danni economici e morali ai miei assistiti, oltre che agli altri indagati coinvolti". (ANSA).
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