«Finalmente! È stata posta una pietra miliare sulla sicurezza di Nello Ruello...». L’avvocato Giovanna Fronte tira un sospiro di sollievo. Si chiude una vicenda che andava avanti da anni. Una battaglia combattuta a colpi di ricorsi e tutta tesa ad affermare un diritto: la tutela di un testimone di giustizia. Nello Ruello aveva denunciato, accusato pubblicamente e fatto condannare i suoi aguzzini con sentenza divenuta ormai definitiva. Per anni, Ruello, è stato indicato dagli inquirenti un simbolo della lotta all’usura. Stritolato e messo in ginocchio da esponenti della cosca Lo Bianco-Barba il fotografo vibonese non ha mai mollato. Benché in precarie condizioni di salute non ha mai smesso di lottare affrontando e contrastando a viso aperto quella burocrazia che l’ha sempre ostacolato.
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