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Porta a porta, l’inciviltà frena la “rivoluzione”

Porta a porta, l’inciviltà frena la “rivoluzione”

C’è qualcosa che non funziona. Problemi nell’organizzazione del servizio, ma anche - o forse soprattutto - nel senso civico dei catanzaresi. Perché se si era ampiamente messa in preventivo una fase particolarmente delicata per lo start-up della differenziata porta a porta, in pochi si aspettavano di assistere a ciò che si verifica in varie parti della zona 1 (centro storico, Sala, Santo Ianni, Cava e Campagnella). Un esempio? Lì dove una volta c’erano i cassonetti, rimossi in coincidenza con l’avvio del nuovo servizio, oggi fanno bella mostra ignobili cumuli di spazzatura buttata come se niente fosse. Succede ovunque nel centro storico: carta, cartoni, organico, tutto gettato non dovrebbe più stare. E qui non c’entra l’organizzazione del servizio: si tratta di inciviltà bell’e buona. Ammesso che ci fossero carenze nella raccolta (e da più parti vengono denunciate anche queste), nulla giustifica comportamenti al di fuori di ogni regola del vivere civile. Di certo solo le multe, delegate alle forze dell’ordine, potrebbero fare da deterrente.

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