La Procura regionale ipotizza un danno erariale da ben 7 milioni di euro, i due manager citati in giudizio ribattono sostenendo la piena legittimità del loro operato che avrebbe piuttosto evitato un aumento delle spese. Sotto i riflettori della Corte dei Conti sono finite le modalità di erogazione all’Asp, negli anni 2008 e 2009, delle indennità di risultato in favore del personale dipendente. In giudizio sono stati citati l’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria Gerardo Mancuso e il direttore del dipartimento amministrativo Ferdinando Cosco, ritenuti responsabile del danno erariale individuato dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro. I nomi dei due dirigenti sono stati segnalati al termine di una complessa attività investigativa: secondo gli inquirenti le somme sarebbero state erogate senza aver preventivamente verificato il raggiungimento degli obiettivi da parte del personale.
L'approfondimento nell'edizione in edicola