Si è tolto la vita esplodendosi un colpo di arma da fuoco con una pistola legalmente detenuta. E’ morto così M.R., 49 anni, originario di Catanzaro ma da poco domiciliato a Sersale, dove aveva preso in affitto un appartamento nel centro del paese. L’uomo, un autista soccorritore del servizio sanitario di emergenza 118, è stato trovato ieri pomeriggio, in una pozza di sangue, sul letto dell’abitazione nel centro presilano. Vicino al corpo la pistola che avrebbe usato per togliersi la vita. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e della Stazione di Sersale, l’uomo stata vivendo un periodo non positivo, probabilmente anche a causa della separazione dalla moglie che sarebbe avvenuta poco più di un anno fa. Sono stati alcuni familiari a lanciare l’allarme e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, dopo che il quarantanovenne non ha risposto ripetutamente al telefono. Il sostituto procuratore di turno alla Procura di Catanzaro, Andrea Mancuso, ha disposto l’autopsia che sarà effettuata nella giornata di oggi per chiarire definitivamente ogni aspetto sulla morte dell’uomo. Il quarantanovenne viene ricordato con profonda commozione da chi lo conosceva. Uomo riservato e tranquillo – è stato detto – era molto professionale sul lavoro, dove aveva ottimi rapporti con i colleghi.
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