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Beccati su un’auto rubata
con armi e munizioni

Beccati su un’auto rubata con armi e munizioni

Si è conclusa ieri un’importante operazione condotta dai carabinieri a Squillace Lido. Due gli arresti eseguiti e alcune armi da guerra e clandestine sequestrate. L’intervento è stato condotto nella notte tra sabato e domenica dai carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Girifalco, guidati dal capitano Silvio Maria Ponzio. Le armi sono state rinvenute all’interno di una Fiat “Punto”, che poi è risultata essere stata rubata al centro commerciale “Due Mari”, in località “Comuni Condomini” di Maida. Le due persone arrestate sono Domenico Iommelli, di 60 anni, e Antonio Fortunato, di 47, entrambi della provincia di Milano.

La vettura, a bordo della quale si trovavano è stata intercettata sul vecchio tracciato della statale 106 jonica, nei pressi dello svincolo per la frazione squillacese di “Fiasco Baldaya”. Nel tardo pomeriggio di sabato, infatti, al 112 dei carabinieri era giunta la segnalazione del furto dell’auto. I militari hanno notato che i due si muovevano con fare sospetto, percorrendo la statale avanti e indietro.

Una volta fermati e identificati, i due pregiudicati hanno accennato alla fuga, ma sono stati subito bloccati. Sul sedile posteriore della “Punto” è stato rinvenuto un borsone con all’interno due kalashnikov, calibro 7,62, con matricola abrasa, due caricatori a banana con 50 proiettili dello stesso calibro, un passamontagna e un paio di guanti.

Rinvenuto il piccolo arsenale, i militari hanno provveduto ad effettuare un’altra perquisizione in un’abitazione di Lamezia Terme, che i due arrestati avevano preso in fitto. Qui, sotto un materasso, è stata trovata una pistola Beretta calibro 9x21, con matricola abrasa e dodici proiettili. Tutto il materiale sequestrato è in perfetto stato di manutenzione e pronto all’impiego. Iommelli e Fortunato, quindi, sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione e porto illegale di armi da guerra e di arma clandestina e di furto aggravato in concorso dell’autovettura.

Sono stati condotti nel carcere di Siano di Catanzaro, a disposizione dell’autorità giudiziaria e in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte del magistrato di turno Graziella Viscomi. Le successive indagini puntano a stabilire quale dovesse essere la destinazione delle armi e se siano state utilizzate recentemente in eventi criminosi. Gli inquirenti stanno svolgendo verifiche anche per accertare eventuali contatti con la malavita locale.

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