Concorso esterno in associazione mafiosa: è l'accusa ipotizzata dalla Dda di Catanzaro nei confronti di Andrea Niglia, presidente della Provincia di Vibo e sindaco di Briatico dichiarato incandidabile il 20 marzo scorso dalla Corte di Cassazione, indagato in stato di libertà nell'inchiesta "Costa pulita". La casa di Niglia è stata perquisita stamani. Secondo l'accusa, in qualità di sindaco di Briatico, si sarebbe attivato per favorire la cosca Accorinti. In particolare, per la Procura, l'ex primo cittadino avrebbe posto in essere "condotte riservate e fraudolente tese a salvaguardare l'attività del villaggio Green Garden costituente una delle principali fonti di guadagno della cosca". Niglia era stato eletto presidente della Provincia di Vibo il 28 settembre 2014 con l'appoggio dei renziani del Pd, esponenti di Ncd, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il 20 marzo scorso la Cassazione ha stabilito l'incandidabilità e quindi la decadenza. Contro questa decisione lo stesso Niglia ha annunciato di aver avviato un'azione di sospensiva e revoca dell'atto. (AA)
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