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Prima la festa
poi la sparatoria

Prima la festa poi la sparatoria

Prima la festa, quella della “Notte rosa” che ha richiamato in città migliaia di persone, poi il diverbio, la lite, forse qualche conto in sospeso da regolare e quindi sette colpi di pistola, sparati da distanza ravvicinata, e due giovani in ospedale. Per fortuna le loro condizioni non vengono considerate gravi. Ma quanto accaduto l’altra notte nella centralissima piazza Municipio poteva avere delle conseguenze a dir poco drammatiche.

Sono rimasti feriti Mirko Francesco La Grotteria di 23 anni e Domenico Camillò di 22, entrambi residenti in città. Il primo è stato attinto da un solo proiettile ad un gamba, mentre il secondo è stato centrato da tre pallottole a una gamba e da altre due a un braccio e al petto. Per fortuna, nessuno dei due versa in gravi condizioni e per questo motivo dopo essere stati sottoposti alle cure dei sanitari del Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino sono stati ricoverati nel reparto di Ortopedia.

Sull’accaduto indagano i carabinieri del Nucleo operativo e della Compagnia che operano sotto le direttive del capitano Diego Berlingieri. La sparatoria, secondo quanto è stato possibile accertare, è avvenuta tra le 2,30 e le 3 nella notte tra sabato e domenica. Il tutto a due a passi dal palazzo municipale e dal Liceo Artistico “D. Colao”. Naturalmente anche in questo caso il lavoro degli investigatori è tutto in salita perché le telecamere della video sorveglianza nella zona sono letteralmente fuori uso per carenza di manutenzione. Una situazione gravissima di fronte alla quale gli enti proposti fino ad oggi non hanno assunto alcuna decisione concreta. L’unica proposta è arrivata circa un mese fa dal sindaco Elio Costa che ha preannunciato che il Comune, d’intesa con la Questura, è pronto a fare la sua parte con fondi propri derivanti dai ricavi delle multe della Polizia Municipale.

I due giovani feriti, benché subito sentiti dai carabinieri, non hanno saputo dare alcuna spiegazione sull’accaduto. Avrebbero solo raccontato di essere stati sorpresi e attinti da diversi colpi di pistola da uno sconosciuto mentre erano intenti a dialogare tra loro. Una tesi che non convince per nulla i militari che hanno avviato delle indagini in diverse direzioni. Nel frattempo, per tutta la giornata di ieri i carabinieri hanno sentito parecchie persone e tra questi familiari e amici dei due giovani feriti a carico dei quali sono stati riscontrati anche dei piccoli precedenti.

Allo stesso modo i militari, che hanno agito sotto il coordinamento del magistrato di turno, hanno effettuato pure alcune perquisizioni domiciliari nella speranza di poter arrivare ad acquisire degli elementi utili alle tesi investigative. Sulle risultanze, tuttavia, vige il massimo riserbo. I carabinieri sul luogo della sparatoria hanno tuttavia trovato sette bossoli di una pistola calibro 7,65 che sono stati subito prelevati e posti sotto sequestro.

La vicenda torna a far salire il livello di allerta soprattutto tra le forze dell’ordine che negli ultimi tempi sono state chiamate a fronteggiare attentati incendiari e messaggi intimidatori – e tra questi quello messo in atto ai danni dell’assessore all’Urbanistica Laura Pugliese – rimasti quasi tutti impuniti anche per via dell’assenza totale delle telecamere della video-sorveglianza.

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