
Le serrate indagini condotte durante questi anni hanno permesso di individuare gli autori del gesto criminale nonché di inquadrare il contesto in cui maturò. I carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme hanno notificato un fermo di indiziato di delitto emesso dalla DDA di Catanzaro per i reati di tentato omicidio in concorso premeditato aggravato dalle modalità mafiose. Il presunto reo avrebbe programmato, organizzato e direttamente compiuto le diverse azioni delittuose in cui tra l'altro, in una di esse, rimase ferito un bambino.
Il fermo è scattato per Angelo Francesco Paradiso, lametino di 30 anni, l'imputato degli agguati a Giuseppe Morello e Pasquale Saladino del 2011. Paradiso detto "Ciccuzzu" era stato imputato per associazione mafiosa col clan Giampà nel processo "Perseo" ed assolto. Morello e Saladino furono feriti gravemente. Sette mesi prima dei due tentati omicidi Paradiso scampó a sua volta ad un agguato mafioso. Tutto s'inquadra nella guerra di mafia tra i Giampà ed i Torcasio per il controllo del quartiere Capizzaglie di Lamezia Terme
nella foto: Capitano Fabio Vincelli, procuratore aggiunto della Dda di Cz Giovanni Bombardieri, colonnello Ugo Cantoni alla conferenza stampa su arresto
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