Ha trascorso una notte in carcere dopo l’arresto in flagranza e dall’altro ieri è sottoposto alla custodia domiciliare per usura ed estorsione. Di questo è accusato un commerciale ambulante crotonese di 53 anni Agostino Frisenda, ex guardia giurata, bloccato l’altro giorno dai carabinieri in via XXV Aprile, nel centro di Crotone, con in mano i 500 euro che gli aveva appena consegnato la sua presunta vittima come rata di restituzione di un presunto prestito a tassi di usura.
E’ questo l’epilogo di una vicenda scaturita dalla denuncia presentata nei primi giorni di agosto, da un pensionato di 60 anni. L’uomo si è presentato alla caserma dei Carabinieri in viale Stazione ed ha raccontato ai militari che Frisenda gli aveva prestato alcuni mesi fa 1000 euro, chiedendoli indietro una cifra venti volte maggiore. Il pensionato, un invalido civile, ha riferito che avendo bisogno di soldi per sottoporsi ad alcune visite mediche, aveva chiesto la scorsa primavera, un piccolo aiuto economico al 53enne che è un suo conoscente. Il denunciante ha precisato che non avrebbe mai immaginato che per quella cifra relativamente piccola il suo conoscente gli avrebbe chiesto di restituire una somma così alta. Secondo l’accusa infatti, Agostino Frisenda dopo essersi fatto restituire ben 1800 euro dal denunciante (quindi la cifra iniziale con 800 euro di interessi), attraverso minacce ed aggressioni verbali sarebbe riuscito a farsi consegnare dal malcapitato pensionato degli assegni per un controvalore di 20mila euro, dicendo alla sua presunta vittima che gli avrebbe restituito i titoli quando avrebbe ricevuto il corrispettivo in denaro.
Per gli investigatori dell’Arma a fronte di un prestito iniziale di mille euro, oltre ai soldi già intascati Frisenda sarebbe arrivato a pretendere quasi ventunomila euro dal pensionato che li avrebbe dovuti corrispondere nel giro di un imprecisato, ma in ogni caso breve, lasso temporale. In pratica si era arrivati ad un interesse del 2000 per cento.
L’uomo ormai disperato, ha così denunciato il 53enne poi arrestato. Questi secondo quanto raccontato dalla presunta vittima non gli avrebbe risparmiato minacce anche pesanti fino a dirgli che lo avrebbe sparato. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia e i militari della stazione hanno avviato le indagini a riscontro delle accuse e della denuncia dell’anziano. E dopo alcune intercettazioni telefoniche di colloqui che avrebbero comprovato le accuse, gli investigatori dell’Arma d’accordo con la presunta vittima del 53enne, hanno preparato la trappola che è scattata due giorni fa ieri nella centralissima via XXV Aprile, nelle vicinanze dell’ospedale civile. Frisenda e il 60enne si sono incontrati e il pensionato ha consegnato 500 euro, nelle mani del presunto usuraio. Che è stato bloccato con in mano i soldi appena ricevuti, dai carabinieri che si erano appostati tutt’intorno alla zona nella quale è avvenuto l’incontro. Nel frattempo altri carabinieri hanno perquisito la casa di Frisenda, sequestrando 800 euro considerati probabili proventi di precedenti richieste estorsive, ed anche una pistola calibro 9 con 50 cartucce - legalmente detenuta dal 53enne che è una ex guardia giurata.
Agostino Frisenda è stato arrestato e su disposizione del pm Alessandro Riello è stato condotto in carcere. Ieri mattina il 53enne difeso dall’avvocato Aldo Truncè è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale Michele Ciociola per l’interrogatorio di garanzia e la convalida. Il pubblico ministero Alessandro Riello ha chiesto al gip di emettere dopo la convalida ordinanza di custodia cautelare in carcere. Si è opposto il difensore, il quale dopo la convalida dell’arresto, ha ottenuto dal giudice l’emissione della misura meno grave della custodia domiciliare per il suo assistito che è stato così accompagnato a casa dove è ristretto agli arresti. (l. ab.)
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