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Omicidio Patania, in 5 alla sbarra

Omicidio Patania, in 5 alla sbarra

Prima udienza davanti ai giudici della Corte di Assise di Catanzaro per i cinque imputati coinvolti nell’omicidio di Fortunato (Nato) Patania, ucciso il 18 settembre 2011. Un processo che vede alla sbarra il gruppo di fuoco dei cosiddetti “Piscopisani”, coloro i quali avevano dichiarato guerra ai Patania di Stefanaconi dopo la morte di Michele Mario Fiorillo, il cui agguato è stato messo a segno il 16 settembre dello stesso anno.

Fatti di sangue sui quali Carabinieri e Distrettuale antimafia hanno fatto piena luce, pure grazie alle rivelazioni del pentito Raffaele Moscato, tra i killer di Nato Patania, insieme a Francesco La Bella.

Nell’corso dell’udienza le parti hanno proceduto a formulare alla Corte (presidente Alessandro Bravin con a latere Carmela Tedesco) una serie di richieste istruttorie finalizzate a fare piena luce su uno delitti che ha scatenato una vera e propria guerra di mafia tra Piscopisani e Patania che per oltre un anno ha insanguinato il territorio vibonese.

Alla sbarra Rosario Battaglia, 32 anni, (detto Sarino) ritenuto al vertice della cosca dei “Piscopisani” ed attualmente detenuto nel carcere di Palmi, difeso dagli avvocati Francesco Muzzopappa e Salvatore Staiano; Rosario Fiorillo (alias Pulcino), 27 anni, detenuto nel carcere di Opera (Milano) e difeso dagli avvocati Anselmo Torchia e Domenico Anania; Francesco La Bella, 43 anni, ristretto nel carcere di Palmi, difeso dagli avvocati Muzzopappa e Gregorio Viscomi; Salvatore Tripodi, 45 anni (avv. Torchia e avv. Rosa Giorno) detenuto nel carcere di Prato e Michele Pietro Russo, 27 anni, difeso dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Vincenzo Trungadi, ristretto nel carcere di Palmi.

Nel corso dell’udienza gli avvocati difensori di Tripodi avevano chiesto alla Corte un giudizio abbreviato condizionato, ma la richiesta è stata subito respinta e pertanto Tripodi resterà nel processo davanti ai giudici della Corte d’Assise insieme agli altri imputati.

Completate le richieste istruttorie l’udienza è slitta al prossimo 27 ottobre e per quell’occasione il pubblico ministero Camillo Falvo ha chiamato a testimoniare alcuni degli operatori di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini sotto il coordinamento della Dda.

Sulla base di quanto emerso dalle indagini e dal racconto del pentito Raffaele Moscato (a suo carico si procede con rito abbreviato) Battaglia, Fiorillo e Tripodi avrebbero avuto il ruolo di organizzatori e mandanti dell’omicidio, mentre il collaboratore di giustizia e La Bella sarebbero stati gli esecutori dell’azione di fuoco. Al contempo, Fiorillo e Russo, sarebbero entrati in azione dopo il delitto, con il compito di andare a prelevare i killer. Patania è stato assassinato in località Mesima, nel comune di Stefanaconi, sulla strada provinciale 16, mentre lo stesso era itnento a giocare a carte in comapgnia di altre persone davantgi al bar del distributore IP gestito dai suoi figli.

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