Piove sul bagnato. Non bastassero sei assenze fra squalifiche e infortuni, una difesa da inventare e una classifica da piangere, le condizioni precarie di Cunzi, in forte dubbio per problemi muscolari, hanno finito per allungare la già ricca lista di guai del Catanzaro. L'attaccante è partito insieme al gruppo, ma ha saltato il breve allenamento di ieri al "Federale" e non dovrebbe essere della contesa, stasera, allo "Zaccheria".
Il molto probabile forfait di Cunzi, che sarà comunque testato nella rifinitura in programma stamattina, è l'ultima tegola caduta sulla testa di Zavettieri, che non ha convocato Roselli (scelta tecnica?), ha dovuto lasciare a casa gli squalificati Prestia, Di Bari, Pasqualoni e Giovinco, gli infortunati Baccolo e Sarao, e per completare la panchina è stato costretto a rubare altri due difensori alla Berretti (Macagnone e Strumbo) dopo Imperiale, ormai in pianta stabile con la prima squadra.
Sarebbe servito ben altro per giocarsela in casa del Foggia. «È un test molto impegnativo per noi perché lo affrontiamo in condizioni particolarmente difficili, soprattutto in relazione alle squalifiche seguite alla gara di Catania», ha detto Zavettieri prima di raggiungere il ritiro in Puglia, «cercheremo però di onorarlo al massimo: sappiamo che dobbiamo resistere per poi pensare alla partita successiva (il derby con la Reggina, ndr) come a quella di una effettiva ripartenza in campionato».
L’obiettivo è limitare i danni: «Quando sono arrivato qui ero cosciente di una situazione caratterizzata da tante difficoltà di varia natura – ha proseguito il coach –. Ma sono molto determinato e motivato, voglio fare ritornare il Catanzaro dove merita e sono convinto di riuscirci anche se ci vorrà del tempo. Dovessi avere indicazioni utili ne terrò conto: per noi è importante ottimizzare le risorse fino al 29 dicembre».
Contro una delle big del girone, Zavettieri dovrebbe aumentare la densità a centrocampo schierando i suoi con il 4-1-4-1 (opzione più debole il 4-4-2) in cui gli estremi sono Grandi in porta e Tavares in attacco. In difesa Maita e Patti formano la coppia centrale con il supporto sulle corsie di Esposito e Sabato. Per quest'ultimo è il rientro in un match ufficiale dopo oltre un mese di stop per infortunio. Non è ancora al meglio, ma deve stringere i denti. Un po' più avanti della linea arretrata giostra come sempre Carcione, aiutato in fase di contenimento dai quattro uomini scelti per comporre la trequarti: Icardi, Bensaja (all'esordio dal primo minuto), Van Ransbeeck e Basrak. Il serbo dovrebbe spuntarla su Campagna per sostituire Cunzi ed è atteso da 90 minuti di sacrificio puro insieme ai terzini e all'altro esterno alto: l'avversario ha nelle fasce uno dei suoi punti di forza con Angelo e Sarno a destra, Rubin e Chiricò sulla sinistra. Occhio anche al palleggio dei giocolieri della mediana rossonera.
«Il Foggia – ha concluso il tecnico giallorosso – ha una grande capacità di gestire la partita e sa far male all'avversario sia sfruttando le catene di destra e sinistra, sia con il lavoro dei centrocampisti». Buona fortuna, ce n'è bisogno.
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