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Ha pagato 4.500 euro per il posto d’autista alla Regione

Ha pagato 4.500 euro per il posto d’autista alla Regione

Per un posto di autista alla Regione 4.500 euro cash. Stessa cifra per fare il portantino in un’Asp. Sono le tariffe di un presunto faccendiere della città che è stato denunciato da un uomo cosentino che ha sborsato 9mila euro per “comprare” un posto per sè alla Regione ed uno per sua sorella nell’azienda sanitaria della sua città.

Ma il mercatino dei posti di lavoro pubblici, una cuccagna per chi combatte nelle aziende private, non ha accolto il signore cosentino arrivato fino in città per contattare e pagare un pensionato di un ufficio pubblico che gli aveva garantito la classica sistemazione secondo usi e costumi calabresi.

L’ex manager è stato accogliente col suo pollo da spennare. Gli ha fatto conoscere addirittura la sua famiglia, l’ha invitato a cena e a pranzo, ma di posti di lavoro nn se ne sono visti. Dopo un anno d’attesa e di melina, il cosentino che ha sborsato la sua bella cifra non ce l’ha fatta più ed è andato a denunciare il pensionato per estorsione, anche se ci potrebbero essere i presupposti per una truffa.

La procura lametina ha aperto un’inchiesta, e dopo nove mesi ha inviato tutti gli atti ai colleghi magistrati del Tribunale di Cosenza probabilmente per competenza territoriale. Adesso però le indagini dovranno ripartire da zero. Mentre i magistrati cosentini hanno condannato un altro faccendiere a cui lo stesso signore che credeva nelle “mazzette” (chissà se ci crede ancora) s’era rivolto per avere il fatidico posto sicuro. Neanche in quel caso l’ha ottenuto. Forse potrebbe riavere altri 9mila euro dati al truffatore di casa. La condanna in primo grado è arrivata. Bisognerà vedere se arriveranno i soldi.(v.l.)

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