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Ordigno brillato, riaprono strade e aziende

Ordigno brillato, riaprono strade e aziende

A mezzogiorno, un forte boato ha scandito il segnale di cessato pericolo. L’ordigno bellico risalente al secondo conflitto mondiale è stato fatto brillare in assoluta sicurezza. Capitolo chiuso, dunque, quello della bomba, sebbene non si possa del tutto escludere lo spettro di ulteriori ordigni, che potrebbe costituire una nuova minaccia.

La zona del lago Angitola (nel triangolo Pizzo-Maierato-Monterosso) era, infatti, area sottoposta ai bombardamenti. Per questa ragione, potrebbero esservi ulteriori congegni disseminati in quel perimetro. Le operazioni, coordinate dalla Prefettura di Vibo Valentia, si sono concluse con successo grazie all’opera del team Explosive ordnance disposal (Eod), bonifica di ordigni dell’11° Reggimento Genio Guastatori, unità alle dipendenze della Brigata Pinerolo di Bari. È così rientrata la paura che ha segnato questi ultimi giorni: i residenti della zona potranno rientrare già da stamane nelle loro abitazioni e le attività commerciali torneranno ad aprire i cancelli.

Ieri, alla scadenza delle 144 ore, lasso di tempo necessario per scongiurare i rischi di un'esplosione automatica, i militari hanno messo in sicurezza la zona e proceduto a far brillare il residuato bellico.

Per il capitano Domenico Ciccarese, comandante della seconda Compagnia Guastatori tutto si è svolto secondo le previsioni: «Abbiamo messo in sicurezza la bomba – ha detto – al fine di effettuare un brillamento controllato, scongiurando così effetti dannosi per il territorio e la popolazione. L'ordigno è stato completamente ricoperto dalla terra e sono state realizzate delle barriere di protezione e di contenimento. Attraverso un circuito elettrodetonante abbiamo fatto brillare il congegno, attivandolo a distanza e, la proiezione dei frammenti è stata minima».

Scampato il pericolo, possono tirare un sospiro di sollievo anche i titolari delle aziende vicine. «Abbiamo avuto sicuramente disagi – ha rilevato l'imprenditore Pippo Callipo – perché da martedì sera abbiamo dovuto chiudere la lavorazione con parte del prodotto che purtroppo si è persa perché il tonno, una volta scongelato o cucinato, non può stare fermo. Domani (oggi ndc) lo stabilimento aprirà alle 7,30 come sempre, valuteremo cosa si potrà recuperare e quantificheremo i danni. Di sicuro non è colpa di nessuno». L'azienda tornerà a regime già da oggi, anche grazie alla disponibilità dell'Italgas che già nel pomeriggio di ieri ha riattivato l'erogazione del gas che, precauzionalmente, era stata interrotta affinché le operazioni di brillamento avvenissero senza rischi di sorta. «Per fortuna l’allaccio è avvenuto nel pomeriggio di ieri, altrimenti avremmo rischiato di perdere un altro giorno di produzione. Abbiamo così scongiurato un nuovo giorno di cassa integrazione, visto che per motivi di forza maggiore abbiamo dovuto attivarla per circa 250 dipendenti tra impiegati ed operai».

Dal canto suo, il sindaco di Maierato, Danilo Silvaggio, è tornato a parlare dell’ordinanza di sgombero: «È stata coordinata con la Prefettura e dopo svariate riunioni – ha precisato – abbiamo definito le priorità e la scaletta delle fasi. Siamo riusciti ad eseguire tutte le attività previste direttamente qui sul posto. Gli specialisti del settore della Compagnia Guastatori di Castrovillari hanno rispettato il protocollo ed ora l'area è nuovamente in sicurezza».

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