«In virtù delle proposte e dei disegni di legge che in questi giorni si stanno presentando in Parlamento sulla necessità di dichiarare da parte dei membri di Camera e Senato e del Governo la propria appartenenza a logge massoniche entro tre mesi dalla proclamazione, diventa doveroso che anche le amministrazioni locali si muovano in questo senso». Esordisce così Igor Colombo, coordinatore regionale di “Azione Identitaria Calabria”, il quale un anno e mezzo fa lanciò la proposta, al Consiglio comunale di Lamezia e alla Giunta, di voler procedere con l’inserimento nello statuto comunale dell’obbligatorietà di dichiarare l’affiliazione alle eventuali logge da parte di sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri; ma nulla fu fatto in questa direzione né ancora era stata avanzata la proposta di legge dell’onorevole Fava (vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia) così come non si erano ancora manifestate le dichiarazioni del dottor Gratteri riguardo al mondo occulto della massoneria, dei suoi affiliati e il legame con le consorterie criminali.
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