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L’assassino si è accanito sul corpo di Antonella Lettieri

L’assassino si è accanito sul corpo di Antonella Lettieri

L’autopsia sul corpo martoriato di Antonella Lettieri, ieri, si è protratta fino a notte nell’obitorio dell’ospedale di Crotone. Dalle prime risultanze trapelate dall’esame autoptico eseguito dal medico legale, Isabella Aquila, è venuta una conferma che l’assassino ha infierito con estrema brutalità sulla 42enne commessa, straziata dai tanti fendenti che l’assassino le ha inferto con un’arma da taglio, forse un coltello, all’addome, al torace e alle braccia che la donna deve aver alzato per cercare inutilmente di proteggersi. Sulla fronte e il capo la devastazione prodotta da 10 colpi inferti con una forza inaudita con un oggetto contundente che, al pari della lama, sono state portate via dall’omicida.

Non ha ancora un nome l’assassino di Antonella, uccisa in casa sua la sera dell’8 marzo. Ma a tre giorni dalla scoperta del delitto, l’impressione è che gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore, Alfredo Manca, stiano stringendo il cerchio attorno all’assassino. O più assassini. Nulla esclude che ad accanirsi con tanta ferocia sulla quarantaduenne, possano essere stati più di uno.

Dalla coltre di comprensibile silenzio nel quale si trincerano gli investigatori dei carabinieri del Reparto operativo e della Compagnia di Cirò Marina, trapela l’impressione che gli inquirenti stiano seguendo una pista precisa; anche se il comandante provinciale, il colonnello Salvatore Gagliano, ieri puntualizza: «Al momento, formalmente non c’è nessun indagato: sono state vagliate le posizioni di varie persone del giro di conoscenze della donna che sono state interessate da perquisizioni domiciliari e delle loro automobili».

Dopo giorni di interrogatori, l’autopsia servirà a corroborare gli indizi raccolti sul luogo del delitto e altrove. Elementi che verranno confrontati con tabulati telefonici, messaggi nel cellulare, analisi del profilo facebook di Antonella e non solo. Poi gli investigatori faranno sintesi. Ieri una delle sorella, Rita, in un’intervista ribadiva che «Antonella non aveva alcun legame sentimentale».

Gli investigatori dal canto loro oltre a passare al vaglio la vita personale della vittima, le sue conoscenze e frequentazioni, puntato l’attenzione su cosa cercasse l’assassino nella casa di Antonella trovata a soqquadro. Più che alle conseguenze della colluttazione tra vittima e assassino o ad un tentativo di depistare le indagini, il disordine potrebbe essere il risultato della furia nel cercare, o cancellare, qualcosa nell’appartamento di Via Cilea. Stasera, però, per Antonella, Cirò Marina, alle 19, si fermerà per la fiaccolata alla quale parteciperanno il governatore Mario Oliverio e la senatrice, Doris Lo Moro.

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