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L’ultimo addio a Leandro, prime risposte dallo smartphone

L’ultimo addio a Leandro, prime risposte dallo smartphone

Bandiere a mezz’asta e attività commerciali sospese a Petrizzi nel giorno dell’addio a Leandro Celia, il tredicenne travolto da un treno in corsa sulla linea jonica mercoledì scorso. Parallelamente, senza soste, proseguono le indagini per tentare di chiarire ogni aspetto della tragedia alla quale si sono fortunatamente sottratti i due coetanei di Leandro che erano con lui sui binari.

Strazianti i funerali che si sono svolti ieri pomeriggio e non poteva essere altrimenti nella piccola chiesa del paese dove si sono dati appuntamento tutti i compagni di classe del giovane tredicenne per assistere alla funzione religiosa presieduta dal vicario episcopale monsignor Gregorio Montillo alla presenza di autorità civili e militari. Una cerimonia funebre che si è distinta per la grande dignità di una comunità che affida al silenzio la risposta ai tanti obiettivi che hanno affollato l’altare sul quale sedevano gli amici di Leandro a reggere gli striscioni commemorativi su cui comparivano le ultime immagini scattate in compagnia dei suoi amici prima del tragico incidente.

A Petrizzi, nel giorno del dolore, si cerca di trovare un’unica risposta a quanto accaduto non direttamente connessa con la causa che ha portato Leandro e i due compagni sopravvissuti sui binari della linea ferroviaria jonica ma legata al modo di superare un lutto che segna in modo indelebile i ricordi di un’intera generazione.

Se nel paese la commozione cede mestamente posto alla riflessione, sul fronte delle indagini si continuano a sovrapporre i dati per ricostruire cosa sia accaduto nei momenti immediatamente precedenti all’impatto.

L’ultimo contatto esterno che sembra essere stato registrato dal cellulare di Leandro Celia è fermo alle 15.30 circa a quasi due ore prima dall’incidente quando pare che il giovane si trovasse all’interno di un locale in cui vi era una connessione free attraverso il wi-fi. Pare infatti che il giovane non avesse un abbonamento dati sul proprio smartphone e questo farebbe escludere la possibilità che possa aver inviato messaggi o materiale fotografico ad altri amici nei minuti antecedenti all’impatto.

Ieri mattina è poi avvenuta l’ispezione sul corpo del giovane tredicenne che potrebbe aver individuato con precisione il punto in cui Leandro è stato colpito dal treno in corsa, elemento importante per ricostruire la sua posizione sulle rotaie al momento dell’incidente.

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