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Omicidio Lettieri, il fermato rischia il linciaggio

Massacrata nel giorno dedicato alle donne

Prima si è visto notificare un provvedimento di fermo per l’omicidio di Antonella Lettieri, poi ha rischiato il linciaggio da parte di una folla inferocita che si era radunata davanti la caserma dei carabinieri di Cirò Marina. Salvatore Fuscaldo, bracciante agricolo 50enne, adesso è rinchiuso nel carcere di Crotone con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Per il pm della Procura di Crotone e per i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e del Comando provinciale di Crotone non ci sarebbero dubbi: è lui l’assassino della commessa di 42 anni uccisa in modo efferato la sera della festa della donna non appena rientrata in casa. Assassinata con diverse coltellate e numerosi colpi sferrati alla testa ed al volto con un oggetto.
E proprio l’efferatezza del delitto sarebbe uno degli elementi che hanno portato gli investigatori a risalire a Fuscaldo. Sulla sua auto, controllata e sequestrata già nelle ore immediatamente successive al delitto, sono state trovate tracce ematiche. Sangue che secondo la comparazione del dna fatta dai tecnici del Ris di Messina apparteneva ad Antonella.
Quando, nel tardo pomeriggio di ieri, il risultato degli esami - per effettuare i quali Fuscaldo era stato indagato, come atto
dovuto, insieme alla moglie e ad un corteggiatore della vittima - è giunto a Crotone, i carabinieri della Compagnia di Cirò
diretti dal capitano Alessandro Epifanio e guidati dal comandante provinciale Salvatore Gagliano, con molta cautela
sono andati a prenderlo a casa per portarlo in caserma. Gli indizi scientifici ed il pericolo di fuga hanno indotto gli
investigatori a sottoporlo a fermo.

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