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Omicidio Lacaria, la salma resta bloccata

Amici veri e “compari d’anello”

Vibo Valentia

Un mese dopo il ritrovamento del cadavere, può dirsi solo in parte risolto il giallo della morte di Bruno Lacaria, il commercialista di Spadola finito a colpi di bastone. Il principale indagato, reo confesso del delitto, è al momento il suo amico e compare d’anello Giuseppe Zangari, costituitosi ai carabinieri dopo aver indicato il luogo in cui si trovava il cadavere.

Il corpo del professionista è stato, infatti, ritrovato nel pomeriggio del 27 febbraio, ma i familiari sono ancora in attesa di poterne celebrare i funerali. Probabilmente la salma verrà restituita nei primi giorni di aprile dopo che l’anatomopatologa Katiuscia Bisogni, che ha eseguito l’autopsia, avrà concluso tutti gli accertamenti che serviranno a confermare o magari a confutare alcune delle tesi esposte da Zangari.

L’attenzione degli investigatori si concentra soprattutto sul cranio che potrebbe fornire ulteriori riscontri utili a risalire alla verità dei fatti.

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