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Catanzaro, lampo di Icardi acceca il Siracusa

Catanzaro, lampo di Icardi acceca il Siracusa

Il Catanzaro può continuare a sperare. In una giornata quasi interamente negativa per i risultati delle concorrenti, i giallorossi centrano l'unico bersaglio possibile piegando di misura il Siracusa.

A tre turni dalla fine della stagione regolare la distanza dalla salvezza diretta rimane invariata e uguale resta la necessità di vincere anche le altre partite per evitare, sfruttando eventuali passi falsi di Akragas o Monopoli (soprattutto), la coda playout. Però il gol di Icardi tiene accesa la fiammella: meglio sapere di dover soffrire fino alla fine che fare i conti con la rassegnazione che un mancato successo avrebbe irrimediabilmente causato.

Fari già puntati al derby salvezza di Vibo Valentia, l'ennesimo scontro diretto da non sbagliare.

La formazione del Catanzaro è scritta dalle squalifiche e dagli infortuni. E allora nel 4-4-2 spazio a Leone fra i pali, Zanini terzino destro, Patti centrale in difesa oltre agli stessi elementi delle ultime tre gare. Che per un quarto d'ora abbondante hanno parecchie difficoltà a bucare il compatto 4-2-3-1 del Siracusa già sicuro dei playoff.

Al 16' il pericolo parla proprio siciliano: Azzi soffia il pallone a Prestia e impegna Leone in diagonale, sulla respinta De Silvestro spara alto. Passata la paura il Catanzaro va in vantaggio: Mancosu si procura una punizione intorno ai 25 metri dalla porta avversaria, Giovinco batte sul palo lontano e Icardi segna da due passi approfittando delle statuine ospiti (che sbagliano il fuorigioco).

Con l'1-0 in tasca i giallorossi giocano più tranquilli e si accendono a fiammate per cercare gli spiragli utili al raddoppio. Al 24' Zanini pesca in area Giovinco, che brucia Diakite e colpisce la traversa col destro. Poi Patti arriva una frazione di secondo in ritardo su corner del suo numero 10. Il Catanzaro concede qualche spazio di troppo dalla cintola in giù, ma è un gioco che vale la candela perché è insidioso e incisivo sfruttando gli esterni di centrocampo, che restano molto alti, quasi in linea con gli attaccanti, e stressano parecchio i terzini ospiti.

Icardi, più in palla di Mancosu, fa ammattire Malerba: al 37' arriva sul fondo e serve Giovinco, atterrato in area da Turati. Situazione sospetta, l'arbitro lascia correre. Subito dopo Sabato, toccato duro, lascia il posto a Imperiale, ultimo difensore a disposizione di Erra.

L'asse Imperiale-Giovinco crea le premesse per il raddoppio quando non sono trascorsi neanche 30 secondi della ripresa: Santurro, portiere ospite, si salva in angolo. Risposta aretusea al 3': Azzi supera Zanini, ma non centra i pali con un pallonetto. Il Catanzaro controlla l'incontro rischiando poco dietro, rimanendo superiore in mezzo (bene Van Ransbeeck, che al 14' ci prova da lontano vedendo Santurro un po' fuori dai pali) e cercando di infilare con la velocità di Giovinco o Icardi la retroguardia avversaria, lenta e sufficiente solo con Diakite.

Le motivazioni fanno il resto e sono il binario su cui scorre quasi tutto il secondo tempo: ai giallorossi questi tre punti servono come il pane, al Siracusa la sconfitta non cambia nulla.

Fino alla fine altri due spunti di cronaca: un destro di Giovinco che impegna Santurro e un liscio clamoroso di Longoni, ex dell'incontro, quasi a tu per tu con Leone. Un brivido corre sulla schiena dei 1.400 del "Ceravolo", ma al triplice fischio sono applausi di moderata soddisfazione.

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