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Omicidio stradale, 4 anni

Omicidio stradale, 4 anni

È stato condannato a 4 anni di reclusione, al termine del giudizio abbreviato, il 30enne Antonio Tomaselli, accusato di omicidio stradale per aver investito e ucciso la 17enne Andrea Faragò nel febbraio del 2016 mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Lucrezia della Valle insieme a una coetanea rimasta ferita.

All’imputato, assistito dall’avvocato Nicola Tavano, è stata inflitta anche l’interdizione dai pubblici ufficiali per una durata pari alla pena detentiva. Disposti infine il risarcimento del danno da liquidarsi in sede civile e il pagamento della somma di 50mila euro a titolo di provvisionale.

In precedenza, all’imputato era stato negato il patteggiamento; ha quindi optato per il rito abbreviato. Il pubblico ministero, al termine della propria requisitoria, aveva chiesto la condanna a 4 anni e 4 mesi. Il giudice Assunta Maiore si è riservato di depositare entro 60 giorni le motivazioni della sentenza. Le parti offese (i familiari della vittima) sono state rappresentate dagli avvocati Arturo Bova, Antonio Lomonaco e Luana Tassone.

Nessun dubbio, secondo gli investigatori, sulla dinamica dell’incidente. Le due ragazze stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali. Proprio dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza gli agenti della Polizia stradale hanno notato che un’altra auto di piccola cilindrata ha rallentato per far passare le ragazze. All’improvviso è sopraggiunta la Volkswagen Polo che le ha travolte. Andrea Faragò sarebbe stata sbalzata addirittura quindici metri più avanti dal luogo dell’impatto. Le immagini delle telecamere sono state acquisite nel corso delle indagini; con la sentenza di ieri viene anche disposta la restituzione al proprietario - un soggetto privato - delle apparecchiature di registrazione.

L’allarme è scattato immediatamente anche perché a quell’ora - erano circa le 19.15 - la strada è molto trafficata. Sul posto sono immediatamente giunti i sanitari del “118” a bordo di due ambulanze che hanno prestato i primi soccorsi proprio ad Andrea Faragò. Era il caso più grave. La ragazza respirava ancora. I sanitari l’hanno subito messa sulla barella e portata in ambulanza. A bordo la tragedia: il cuore della ragazza ha smesso di battere. Immediatamente i sanitari hanno attivato le manovre salvavita cercando di rianimala ma purtroppo, nonostante i numerosi tentativi, non c’è stato nulla da fare. Nel frattempo, l’altra ragazza ferita è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese”.

La tragedia scosse l’intera città. Tutti sgomenti per una giovane vita spezzata. Anche il sindaco Sergio Abramo espresse il suo dolore e quello dei cittadini affermando anche che bisogna «fare di più, come amministratori, per rendere più sicure le strade, ma l’opera più grande che dobbiamo fare tutti assieme è quella di educare i nostri ragazzi ad una guida prudente e rispettosa della vita umana».(g.l.r.)

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