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Comune, inesistenti le infiltrazioni mafiose

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L’ente comunale cambia pilota. Se ne va la triade commissariale, tornano il sindaco Giuseppe Rodolico e la sua Giunta. A sancirlo la sentenza con cui il Tar del Lazio (Rosa Perna, presidente; Roberta Cicchese, consigliere estensore; Lucia Maria Brancatelli, referendario) ha accolto in pieno il ricorso presentato dagli avvocati Demetrio Verbaro e Alfredo Gualtieri del Foro di Catanzaro, per conto degli amministratori interessati.

In sostanza, crollano tutti gli assunti che il prefetto Giovanni Bruno aveva mutuato dalla relazione stilata dalla commissione d’accesso, dopo 180 giorni di indagini, per sostanziare la richiesta di scioglimento del Consiglio. A confutarli e smontarli, uno per uno, sono i difensori dei ricorrenti con motivazioni che i giudici romani fanno proprie supportandole anche con argomentazioni di natura giuridica e premurandosi, tra l’altro, di sbarrare il passo al timido tentativo di difesa avanzato dall’Avvocatura dello Stato.

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