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Catanzaro va alle urne dopo una campagna di veleni

Catanzaro va alle urne dopo una campagna di veleni

La più classica delle poltrone per quattro... Chiusa una campagna elettorale fatta più di veleni che di confronti sui programmi, la parola è pronta a passare agli oltre 75mila elettori che, suddivisi nelle 90 sezioni spalmate sul territorio cittadino, sono chiamati a scegliere il sindaco per il prossimo quinquennio fra Sergio Abramo (primo cittadino uscente), Vincenzo Ciconte, Nicola Fiorita e Bianca Laura Granato. Si vota domani dalle 7 alle 23; subito dopo avrà inizio lo scrutinio. E nelle prime ore di lunedì il quadro sarà chiaro: vincerà qualcuno al primo turno o sarà necessario tornare alle urne il 25 giugno per il ballottaggio tra i due aspiranti sindaci più votati?

I “magnifici quattro”: Abramo, 59 anni, imprenditore ed esponente del centrodestra, vicino a Silvio Berlusconi, è sostenuto da sei liste. Tenta la scalata al Comune per la quarta volta: due volte sindaco dal 1997 al 2005, quando concluse il suo secondo mandato con un anno d’anticipo per candidarsi alla guida della Regione (ma vinse Agazio Loiero e lui entrò a Palazzo Campanella da consigliere e presidente del gruppo misto), è tornato a Palazzo De Nobili per la terza volta nel 2012 (elezioni poi ripetute nel 2013 in quanto il voto venne annullato in alcune sezioni), dopo un’esperienza anche alla presidenza della Sorical, la società regionale che si occupa delle risorse idriche.

Per il centrosinistra è in campo il consigliere regionale Ciconte, 58 anni, esponente del Pd. Undici le liste che lo sosterranno. Presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Catanzaro dal 1998, nonché primario cardiologo dell’ospedale Pugliese di cui è stato anche direttore generale, dopo l’elezione di Mario Oliverio a governatore è stato vicepresidente della Giunta regionale, con deleghe al Bilancio, Patrimonio e Personale. A Palazzo Campanella è alla seconda legislatura.

Prima esperienza elettorale per il terzo candidato sindaco, Fiorita, 48 anni, docente universitario sostenuto da tre liste civiche. Figlio di Franco Fiorita, che nel 1993 fu sindaco per qualche tempo del capoluogo, è professore associato di Diritto canonico e Diritto ecclesiastico al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria.

Il Movimento 5 Stelle candida infine la docente Granato, 46 anni. Prof di Lettere al liceo scientifico Siciliani, negli ultimi anni ha rappresentato in Calabria il movimento “Partigiani della scuola pubblica”, mostrandosi in prima linea nel corso delle animate manifestazioni studentesche organizzate in centro contro la riforma renziana sulla “Buona Scuola”.

Per il Consiglio comunale sono dunque in lizza complessivamente 21 liste, per un totale di più di 670 candidati. Quest’ultimo è un dato in leggera flessione rispetto alle consultazioni di cinque anni fa, quando aspiravano a diventare consiglieri comunali circa 800 candidati.

Cinque anni fa Abramo vinse al primo turno per una manciata di voti contro l'allora candidato del Ps, Salvatore Scalzo. Il sindaco ottenne infatti 28mila 835 preferenze pari al 50,62% contro i 24mila 210 voti di Scalzo rimasto fermo al 42,50% (il restante 5,57% andò al "terzo incomodo", Giuseppe Celi). Furono elezioni “particolari”, però, quelle del 2012, destinate ad entrare nella storia per la necessità - mesi dopo - di tornare alle urne in otto sezioni come disposto dal Tar, che ha parzialmente annullato i risultati in accoglimento di due ricorsi del centrosinistra che contestavano una serie di irregolarità in 8 seggi. Sancita la decadenza degli eletti maggio 2012, l’amministrazione comunale è stata traghettata fino a gennaio 2013 dal commissario prefettizio Silvana Riccio, che ha assunto le funzioni sia del sindaco che del Consiglio comunale. In totale 6.183 gli elettori richiamati alle urne per il voto-bis, che alla fine ha premiato per la seconda volta Abramo, riproclamato sindaco il 26 gennaio 2013.

Dei 75mila 290 elettori complessivi (35mila 672 uomini e 39mila 618 donne), 354  sono cittadini comunitari e 10 della lista aggiunta Trento e Bolzano.  Voteranno per la prima volta  437 elettori, di cui 230 donne e 207 uomini. Impegnati 372 scrutatori nei seggi e oltre cento   dipendenti comunali tra Vigili urbani, personale dell’ufficio tecnico, dell’ufficio  anagrafe ed elettorale, oltre a quelli comandati da vari settori.

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