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Catanzaro, serve un milione

Catanzaro, serve un milione

È la settimana determinante per il futuro del Catanzaro. Il 30 giugno va presentata la domanda d'iscrizione al campionato, altrimenti si può dire addio alla Lega Pro. Dentro o fuori, non c'è altra pista che questa: individuare chi è disponibile a rilevare le quote sociali che la famiglia Cosentino vuole cedere e, soprattutto, chi ha la capacità economica per farsi carico della tassa d'iscrizione con relativa fideiussione (410mila euro tutto compreso) e della successiva ricapitalizzazione.

La somma in ballo è di poco superiore al milione di euro da versare in due differenti scadenze: alla Lega, il 30 giugno, la prima; in società, il 7 luglio, la seconda. Quella del prossimo venerdì è ovviamente discriminante, perché senza garanzie la Lega Pro sarebbe un ricordo e bisognerebbe aprire altri discorsi, molto meno nobili, che parlano di dilettantismo e di un mondo del calcio che a Catanzaro è stato vissuto per una stagione soltanto all'inizio degli anni '50.

Oggi dovrebbe essere giornata cruciale per la costituzione di una new company che possa succedere ai Cosentino alla guida del club. Non c'è nulla di già formato, i nodi da risolvere sono parecchi e vanno pure sciolti in fretta, ma il tentativo, portato avanti da un nucleo di imprenditori di piccole e medie dimensioni della città e della provincia, verrà fatto. C'è da raggruppare le forze e le risorse finanziarie, in prima battuta. Il fatto che i giallorossi siano sostanzialmente senza debiti (anche la ricapitalizzazione non sarebbe a fondo perduto) invoglia e obbliga a provarci per scongiurare il salto nel buio che si chiama serie D. Il problema, però, è che il tempo stringe.

In parallelo ci sarà da valutare la consistenza del gruppo imprenditoriale romano interessato al Catanzaro: non si conoscono il referente o i componenti di questa seconda cordata che oggi dovrebbe uscire allo scoperto. Nelle ultime ore si sarebbe affacciato anche un terzo gruppo di soggetti interessati che opererebbe fra Napoli e provincia, ed è probabile che al capezzale delle Aquile, nei prossimi giorni, si continui a registrare un certo movimento. Quanto concreto bisognerà vedere.

Intanto, l'attuale proprietà sta cercando in ogni modo di reperire i fondi utili a pagare tutti e tre i mesi di stipendio dovuti ai tesserati. I bonifici devono partire entro stasera. Ci sarebbero le risorse disponibili per il solo mese di marzo, mancano quelle di aprile e maggio, ma Gessica Cosentino spera di superare questa mancanza di liquidità per evitare che la Co.Vi.Soc. carichi l'eventuale prossimo campionato di serie C con una penalizzazione in classifica compresa fra i due e i quattro punti. L'obiettivo, per l'amministratore unico del Catanzaro, è molto complicato: è da un mese che il conto corrente del club (limitato anche da un pignoramento di 150mila euro per una causa con l'ex medico sociale giallorosso), vive della depressione dovuta ai guai finanziari dell'ex presidente Giuseppe Cosentino, al quale lo scorso 29 maggio sono stati notificati gli arresti domiciliari e un sequestro di quattro milioni di euro.

Fronte mercato: i tanti giocatori in scadenza valutano quasi fatalmente altre destinazioni. Il portiere Victor De Lucia è molto vicino al Bari, mentre la Fidelis Andria ha sondato la disponibilità dell'attaccante Giuseppe Giovinco.

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