Sarà celebrata a Catanzaro l'udienza preliminare a carico delle 13 persone indagate nell'inchiesta sulle presunte firme false relative alla presentazione della lista "Per Catanzaro" in occasione delle elezioni comunali del capoluogo calabrese nel 2011. Lo ha deciso la Cassazione a cui si era rivolto il gup del Tribunale di Salerno per sciogliere il nodo della competenza territoriale. Il 29 gennaio 2015 il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro aveva accolto l'eccezione di incompetenza, avanzata dall'avvocato Antonio Lomonaco, per territorio e per funzione del giudice sul presupposto che devono considerarsi persone offese tutti gli elettori del comune di Catanzaro e di conseguenza anche i giudici. Gli atti erano quindi stati trasferiti al tribunale di Salerno. In fase di udienza preliminare il gup salernitano, nel marzo 2016, aveva sollevato un conflitto di competenza, risolto nei giorni scorsi dalla Cassazione.
Secondo i giudici della suprema corte "appare di tutta evidenza non solo che non risulta alcuna formale assunzione della qualifica di danneggiato da parte di magistrati operativi presso gli uffici giudiziari catanzaresi, ma anche che la loro presenza è genericamente affermata dal gup catanzarese sulla base di una mera presunzione probabilistica, non supportata da alcun dato formale". Ora gli atti saranno rinviati a Catanzaro dove il gup dovrà stabilire una nuova data per l'udienza preliminare. Agli indagati vengono contestati a vario titolo i reati di violazione della legge elettorale, falso ideologico e materiale in atto pubblico e favoreggiamento personale.
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