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Catanzaro punta su 5 elementi, in risalita Erra

Catanzaro punta su 5 elementi, in risalita Erra

È l'ora della ricapitalizzazione. Il nuovo Catanzaro procede a gonfie vele verso il definitivo passaggio di proprietà: presentata la fideiussione in Lega, mentre l'iniezione di capitale da un milione di euro con la quale i soci guidati dalla Noto holding stanno per chiudere l'era Cosentino è, di fatto, la curva che immette sul traguardo.

Subito dopo, fra giovedì e venerdì, resterà soltanto da firmare l'atto di cessione del club e il parallelo documento di costituzione del nuovo consiglio d'amministrazione giallorosso. Forse già in questa data potrebbe essere reso noto il nome del nuovo presidente.

Quanto alla ricapitalizzazione, è possibile che i fratelli Noto aumentino la propria percentuale di maggioranza (che in teoria è del 60%) con la contestuale diminuzione del pacchetto di uno degli altri soci: a scendere dal 15% potrebbe essere l'associazione “A 1971”, dalla quale vorrebbe chiamarsi fuori uno dei cinque componenti. Se sul versante organizzativo il battello va avanti veloce, su quello tecnico si sta cercando la quadratura del cerchio. La priorità è salutare il ds Antonello Preiti, inspiegabilmente assente nonostante altri due anni di contratto. Ma si stanno anche infittendo i contatti per individuare, magari per presentarlo alla piazza entro il fine settimana, il suo sostituto. Dai vertici non trapela nulla, ma è possibile che i rapporti in bianconero degli azionisti di maggioranza, da sempre vicini al mondo Juventus, facilitino una specie di collaborazione: quello di Federico Cherubini è uno dei profili che resta sotto osservazione.

Quanto al coach, Braglia, Torrente o Brini sono nomi suggestivi, però starebbe riprendendo un po’ di terreno anche la conferma di Alessandro Erra, che dopo due salvezze ottenute nonostante una situazione tecnica piuttosto caotica, avrebbe almeno la possibilità di lavorare con tranquillità e in presenza di una società più strutturata. L’ultima parola verrà comunque fuori dal confronto fra proprietari e nuovo direttore sportivo. Una volta definiti i nodi ds e allenatore ci sarà da mettere mano alla rifondazione della rosa. Maita, Icardi, Zanini, Sirri e forse anche Sarao sono i cinque elementi su cui si vorrebbe puntare per rimettere in sesto il parco calciatori.

Tutti hanno più o meno richieste da altre squadre, ma sono vincolati al Catanzaro da almeno un anno di contratto (Zanini da due). Per gli altri otto in organico (Pasqualoni, Longo, Van Ransbeeck, Sabato, Caruso, Cunzi, Tavares e Gomez) si prospetta la possibilità di discutere nuove sistemazioni. L’avrebbe già trovata uno di quelli dall'accordo scaduto il 30 giugno: Milan Basrak è vicino al Partizani Tirana, formazione della serie A albanese per la quale sta facendo il consulente Luciano Moggi.

Prima ancora dei faccia a faccia con i giocatori bisognerà chiudere per la sede del ritiro estivo. È quasi arrivato il momento di ripartire: la Coppa Italia di serie C è in programma dal 6 agosto. I giallorossi dovrebbero confermare la propria base operativa nella Sila crotonese: l’albergo “Lo scoiattolo” di villaggio Trepidò, vicino Crotonei, il quartier generale della preparazione. È quasi fatta. La sede del ritiro rimarrà uno dei pochi segni di continuità con la passata gestione: anche l’anno scorso il Catanzaro aveva svolto la seconda parte della preparazione, dopo l’inizio a Chiaravalle, nella stessa località montana.  

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