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Catanzaro, priorità a portiere affidabile

Catanzaro, sfida "impossibile" a Foggia

Direttore generale e allenatore. Due pedine sono al proprio posto: Francesco Maglione e Alessandro Erra. Il primo ha incontrato il presidente Floriano Noto due giorni fa: una riunione operativa durata praticamente per tutta la giornata ha posto quelle basi su cui impostare tutto ciò che riguarda la struttura della squadra.

Il secondo, insieme al dg, si è visto ieri con il numero uno del club: un altro summit iniziato in mattinata e proseguito fino al primo pomeriggio per tracciare il quadro generale e cominciare a individuare i profili più adatti per completare un organico che, ad oggi, può contare su appena tredici calciatori fra i quali almeno in quattro non rientrerebbero più nei piani: Tavares, Gomez, Cunzi e Sabato sono infatti sulla lista dei partenti.

Andranno piazzati altrove e trovare i sostituti in una rosa completamente priva di portieri. La priorità, adesso, sembra proprio quella di lanciare la caccia a un estremo difensore affidabile. Non sarà De Lucia, vicinissimo al Bari. Non dovrebbe essere neanche Leone. Quanto a quelli di movimento, è ferma l'intenzione di puntare su Maita, Zanini, Icardi, Sarao e Sirri. Calciatori ma non solo nella chiacchierata scambiata dal trio durante il summit catanzarese. C'è la questione del ritiro da definire nel minor tempo possibile: il Catanzaro dovrebbe cominciare a sgobbare sul campo di villaggio Trepidò, nella Sila crotonese, soltanto dopo la prima metà del mese.

Dal punto di vista del tecnico, dunque, il nuovo corso giallorosso sta per ripartire da dove era terminata l'avventura Cosentino: Erra resta in panchina rispettando il contratto che lo vincola fino al 30 giugno 2018.

Manca solo l'ufficialità.

La speranza, di tutti, e la curiosità dei tifosi, è che una situazione meno fibrillante e caotica dell'ultima stagione e mezzo - cioè da quando era iniziata l'influenza di Antonello Preiti sulla proprietà dell'epoca - dia al coach salernitano la tranquillità necessaria per lavorare come si deve: senza le ingerenze di un ds, senza scelte di mercato che vadano in direzione opposta alle richieste dell'allenatore, ma soprattutto grazie all'allestimento di un gruppo di elementi che sia finalmente assortito con razionalità e non con quella serie di "doppioni" che, un anno fa, ha intasato alcuni ruoli, lasciandone scoperti altri.

A Catanzaro potrebbe arrivare uno (o tutti e due) fra i difensori Giuliano Laezza (classe 1993) e Francesco Bruno (classe 1990). Maglione li ha avuti a Melfi e li conosce bene, però oltre a dover aspettare gli annunci della nomina del dg e della conferma dell'allenatore, bisogna capire chi svolgerà le funzioni di direttore sportivo. La nuova proprietà deve ancora mettersi a discutere con Preiti per trovare un punto d'incontro e lasciarsi in maniera consensuale senza andare allo scontro totale: il ds ha altri due anni di contratto, eredità pesante della gestione Cosentino. Prima verrà nominato il suo sostituto. La società non ha ancora rotto gli indugi ed è probabilmente indecisa sulla persona da mettere a capo dell'area tecnica: c'è il nome di Federico Cherubini che continua a circolare, ma non è la sola idea al vaglio in queste ore. Ce ne sono tante altre e forse le più praticabili riguardano un ds che sta operando già da qualche anno in serie C. Difficile arrivare a Obbedio, sotto contratto con la Lucchese.

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