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Defibrillatore scarico, condannato anche ex direttore dell'Asp

Defibrillatori assenti nei villaggi periferici

E' morta perché il defibrillatore non ha funzionato. Così la sentenza del Tribunale di Lamezia sul caso di Antonella Vergori che nove anni fa perse la vita sul lungomare di Nocera Terinese dopo aver mangiato una granita di limone. Antonella era una studentessa di Martirano Lombardo, aveva 19 anni, e passeggiava di sera dopo essere stata a cena dalla zia. Dopo che la ragazza s'era accasciata al suolo sono partite le chiamate di soccorso. Sul posto un'equipe del 118 della postazione medica di Falerna.

Ma c'è stato un problema: il defibrillatore era scarico, e non è servito per rianimare la giovane. Il Tribunale ha condannato l'ex direttore sanitario dell'Asp Maurizio Rocca ad un anno di reclusione per omicidio colposo. Stesso reato per l'infermiere dell'equipe Napoleone Stella condannato a 8 mesi.Due anni per l''imprenditore Francesco Rotolo che gestiva il servizio dei defibrillatori con la sua ditta convenzionata con l'Asp.

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