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Abusi nei lidi: gazebi, piste da ballo e bar sotto inchiesta

Abusi nei lidi: gazebi, piste da ballo e bar sotto inchiesta

Un grande gazebo di legno per i tavoli del ristorante, una roulotte sulla spiaggia in un’area recintata con delle reti, un bar, una pista da ballo. Ma nessuna autorizzazione a costruire sul litorale lametino. Ecco perchè sono scattati i sequestri in tre lidi di Gizzeria, in località Pesci e Anguille, molto frequentati in questo periodo di giorno per la balneazione e di notte per l’intrattenimento e la musica. Si tratta di Hang Loose Beach, Cool Bay Resort e Zanzibar.

Gli stabilimenti sono messi in fila, uno accanto all’altro. Per raggiungerli c’è una stradina che parte dalla Statale 18. Ieri mattina sono arrivati tutti in massa: carabinieri del Noe, il Nucleo ecologico, e della forestale, la Finanza di mare e la guardia costiera, che hanno messo i sigilli su diverse strutture illegittime. Ma tutti gli stabilimenti balneari restano aperti al pubblico, alcuni con l’attività ridotta.

Il litorale lametino è nel mirino del procuratore Salvatore Curcio, che insieme al sostituto Giulia Scavello ha firmato la richiesta di sequestro delle opere considerate abusive. Il Gip ha accolto la loro richiesta.

Non è la prima volta che alcuni lidi di Gizzeria vengono chiusi per abusivismo edilizio. Anche negli anni scorsi questo era avvenuto, e ad agire era stata la guardia di finanza. Adesso però si è deciso di fare un’operazione interforze lungo la costa.

Ma non è tutto. Le forze dell’ordine affiancate da funzionari dell’Arpacal, l’Agenzia regionale per l’ambiente, stanno rastrellando la fascia costiera per ispezionare gli impianti di depurazione.

L’obiettivo è capire da dove arrivano quasi ogni giorno i liquami organici che inquinano il mare del Golfo di Sant’Eufemia.

Anche su questo è stato scritto un dossier consegnato agli inquirenti.(v.l.)

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