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Omicidio Lettieri, il 22 novembre l'autore del delitto davanti al Gup

Omicidio Lettieri, il 22 novembre l'autore del delitto davanti al Gup

È stata fissata per il 22 novembre, alle 9, nel palazzo di Giustizia di Crotone, davanti al giudice Francesca Familiari, l’udienza preliminare del procedimento scaturito dall’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa 42enne, barbaramente uccisa la sera della festa della donna, nella sua casa di Via Cilea, a Cirò Marina. La data dell’udienza è stata notificata ieri al 50enne Salvatore Fuscaldo; l’operaio agricolo che messo alle strette dalle indagini dei carabinieri ha confessato il delitto e dal 16 marzo scorso è in carcere a Castrovillari. A difendere Fuscaldo, sarà ancora l’avvocato Francesco Amodeo. Il legale, che si prepara ad affrontare un incarico sicuramente non agevole, nel clima particolarmente teso ed esasperato dei giorni che seguirono l’omicidio, e poi l’arresto di Fuscaldo, ha svolto un complicato ruolo di mediazione. La fissazione dell’udienza segue il deposito, lo scorso 19 luglio alla cancelleria del gup della richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Alfonso Manca. Il magistrato, ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, diretta dal capitano Alessandro Epifanio e dal Comando provinciale dell’Arma, col colonnello Salvatore Gagliano che ha seguito passo le fasi dell’inchiesta che hanno visto il supporto scientifico dei Ris di Messina. Parti offese sono le sorelle della commessa uccisa: Caterina, Rosa, Nadia, Rita e la sua gemella Silvia, proprietaria, con il marito, del minimarket nel quale lavorava Antonella. I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Mariano Salerno. A Fuscaldo la Procura della Repubblica di Crotone contesta l’omicidio aggravato dalla premeditazione e la crudeltà. Benché restino i dubbi su quale sia stato il motivo scatenante di tanta ferocia da parte dell’assassino, l’omicidio sarebbe stato originato dall’intenzione della commessa quarantaduenne di accettare la corte di un suo assiduo corteggiatore, un suo coetaneo; Fuscaldo avrebbe nutrito, infatti, verso Antonella, che era la migliore amica della moglie Caterina, sentimenti che andavano sicuramente al di là dell’amicizia, ma non si sa bene, quanto fossero ricambiati dalla commessa.

Il giorno prima del delitto, in occasione del compleanno di Antonella, lo spasimante, le inviò un mazzo di fiori. Quel gesto avrebbe provocato una gelosia feroce e cieca in Fuscaldo che, in possesso delle chiavi, avrebbe atteso che la donna rientrasse dal lavoro dopo le 21, per ucciderla, sferrandole più di venti fendenti con un coltello mai ritrovato e 30 colpi in testa con un tubo di metallo.

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