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A Santa Maria l'acqua torna potabile, in centro è emergenza

A Santa Maria l'acqua torna potabile, in centro è emergenza

Revocata l'ordinanza dell’11 ottobre scorso che proibiva l'uso dell'acqua nel quartiere Santa Maria. A disporlo è stato il sindaco Sergio Abramo considerando che sono venuti meno i presupposti che hanno determinato il divieto.

L'ordinanza del primo cittadino, infatti, fa seguito alla comunicazione n° 4757 delle ore 12:22 di oggi, ricevuta dall'Asp, con la quale viene proposta la revoca del dispositivo relativo al non utilizzo dell'acqua destinata al consumo umano per scopi potabili nel quartiere Santa Maria, che era stata emessa a seguito della nota dell’11 ottobre, che il Dipartimento di prevenzione Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp aveva comunicato a Palazzo de Nobili.

L'Azienda sanitaria, in particolare, ha evidenziato che le ulteriori verifiche effettuate con prelievi di campioni in piazza Procopio, nel cuore del quartiere, hanno determinato la potabilità dell’acqua. "Quindi - fanno presente dal Comune - al momento non esistono altri motivi che impediscano il normale utilizzo dell'acqua per il consumo umano".

Risolto il problema nel quartiere Santa Maria dive l'acqua è appena tornata utilizzabile, il centro storico di Catanzaro resta ancora secco. Niente acqua da tre giorni per una rottura della rete. In servizio due autobotti. E il sindaco proprio "a causa dei disagi determinati dall’interruzione della fornitura di acqua potabile nel centro storico" ha disposto per domani la sospensione delle attività didattiche in dodici scuole della città.

In particolare il provvedimento riguarda: i plessi Fontana Vecchia, Mazzini, Maddalena e Carbone dell’IC Catanzaro est; scuola comunale “G.Pepe”; Liceo Cardinale Sirleto; convitto “P.Galluppi”; istituto commerciale “Grimaldi” via Alessandro Turco; liceo scientifico “Siciliani”; istituto tecnico industriale “E.Scalfaro”; Liceo artistico di piazza Le Pera; istituto Magistrale via Acri.

"Il provvedimento - spiega il Comune - si è reso necessario per motivi igienico-sanitari, a salvaguardia della salute degli studenti, dei docenti e degli operatori scolastici, constatata l’impossibilità di usufruire del servizio idrico".

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