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Catanzaro deferito per illecito sportivo

Cosentino e la figlia scelgono il silenzio

Ecco il rinvio a giudizio. Quello che si aspettava. La Procura federale ha comunicato al club il deferimento per la presunta, tentata e fallita combine di Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013. Responsabilità diretta e oggettiva per illecito sportivo sono il capo d’imputazione che viene mosso alle due società e a una manciata di dirigenti, ex dirigenti ed ex tesserati: Giuseppe Cosentino, Armando Ortoli e Andrea Russotto, rispettivamente ex presidente, ex ds ed ex calciatore giallorossi, Walter Taccone ed Enzo De Vito, ancora adesso presidente e ds degli irpini. Ora bisogna aspettare che venga fissata l’udienza alla Sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale. Passerà del tempo, forse un altro mese, per avere una data certa e conoscere, in quella sede, le eventuali richieste di condanna.

Per ciò in cui vengono tirati in ballo, sia i calabresi che i campani rischierebbero, in base al Codice di giustizia sportiva, punti di penalizzazione o (nei casi più gravi, e qui è ancora tutto da dimostrare) la retrocessione all’ultimo posto con passaggio alla categoria inferiore. Per i singoli soggetti coinvolti i rischi prevedono inibizioni, squalifiche o multe. L’attuale proprietà delle Aquile non c’entra nulla con i fatti contestati (il club all’epoca era gestito dalla famiglia Cosentino), ma si trova davanti alla possibilità di ripercussioni evidenti sulla classifica.

Il Catanzaro ha diramato in serata una nota piuttosto secca, che si è limitata ad annunciare che «nei prossimi giorni si provvederà a richiedere copia ufficiale di tutti gli atti costituenti il fascicolo in modo da approntare un'adeguata difesa». Profilo basso in linea con quanto fatto lo scorso 2 ottobre, quando la stessa Procura aveva notificato la chiusura delle indagini anticipando, di fatto, gli addebiti riproposti 24 ore fa. La presunta, tentata e fallita combine con l’Avellino è stata scoperta con le intercettazioni dell’inchiesta penale «Money gate», condotta dalla Procura di Palmi, che ha messo nei guai, per una serie di reati di natura fiscale Giuseppe Cosentino, la figlia Ambra, la moglie Francesca Muscatelli, l’ex ad giallorosso Marco Pecora (anche loro chiamati in causa per omessa denuncia e tutti difesi dall’avvocato Rondinelli) e alcuni dipendenti dell’azienda di famiglia.

Secondo la Procura federale, «dalle risultanze probatorie acquisite e dall’esame del compendio intercettivo raccolto dalla Procura di Palmi è emerso che nei giorni antecedenti alla gara in questione la dirigenza dell’Avellino, nelle persone di Taccone Walter e De Vito Vincenzo, si adoperò al fine di combinare l’incontro e, presi contatti con la dirigenza del Catanzaro, nelle persone di Cosentino Giuseppe e Ortoli Armando, proponendo a questi ultimi di alterare il risultato finale in modo che la gara terminasse con un risultato di parità utile a entrambe le squadre». Il pareggio sarebbe poi “saltato”, «a dispetto delle intese intercorse» per volontà dell’Avellino, che vincendo avrebbe maturato così «con una giornata d’anticipo, la promozione in serie B». Nella notifica del deferimento il Catanzaro, ancora insieme all’ex numero Cosentino e all’ex ad Pecora, è chiamato in causa per responsabilità diretta e oggettiva pure per la rescissione del contratto con l’ex allenatore Francesco Cozza. Anche questi sono fatti risaputi e scoperchiati da «Money gate». In particolare, per la corresponsione «di una cospicua somma di denaro in contanti (nella misura di 119mila euro), a titolo di buonuscita» al vecchio coach e al suo staff.

Domani il recupero con la Leonzio

Dionigi medita diverse novità

Dionigi sta preparando il match di domani con la Sicula Leonzio, recupero della sesta giornata, al centro sportivo di Torre del Grifo, vicino Catania. Probabile ci siano diverse novità nella formazione del “Massimino” (calcio d’inizio alle 16.30). In difesa è sicuro l’impiego di Riggio al posto di Di Nunzio, squalificato. Il centrale crotonese prenderà posto fra Gambaretti e Sirri. A centrocampo il rebus più corposo: Benedetti è apparso in ripresa, però anche Maita ha dimostrato, sia nel derby che a Siracusa, di essere indispensabile per la sua capacità di far girare il pallone. In caso di tridente Falcone andrebbe sulla sinistra, Kanis o Puntoriere lo farebbero sulla destra, mentre al centro toccherebbe a uno fra Lukanovic, Anastasi o il più mobile Cunzi. Oggi la rifinitura. 

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