Venti anni di reclusione. Questa la richiesta di condanna complessiva avanzata dal pm distrettuale Annamaria Frustaci a carico di tre imputati coinvolti nel processo scaturito da un troncone della complessa indagine del Ros e della Dda di Catanzaro denominata Purgatorio. Ieri mattina il pm ha concluso la requisitoria, iniziata lo scorso 24 novembre, andata avanti per ben quattro udienze chiedendo 7 anni e 8 mesi di reclusione per l’avvocato del foro di Vibo Valentia, Antonio Galati,accusato di associazione mafiosa (avv. Sergio Rotundo e avv. Guido Contestabile). Inoltre il pm distrettuale ha chiesto una condanna a 6 anni a carico dell'ex dirigente ) della Squadra Mobile di Vibo Valentia, dott. Maurizio Lento (avv. Maurizio Nucci) e 6 anni e 6 mesi per l'ex vice dirigente della Mobile vibonese. dott. Emanuele Rodonò (avv. Armando Veneto) entrambi accusati di concorso esterno in associazione mafiosa).
Nello specifico il professionista avrebbe tessuto una fitta ragnatela di rapporti, anche istituzionali, per evitare che venissero svolte indagini sui Mancuso di Limbadi, mentre i due ex funzionari della Squadra mobile avrebbero "abdicato" ai loro doveri d'ufficio per agevolare il clan. E soprattutto le posizioni dei due ex dirigenti sono state al centro dell'ultima parte della lunga maratona del pm davanti al Tribunale di Vibo in composizione collegiale (presidente Alberto Gilardino, giudici Graziamaria Monaco e Raffaella Sorrentino).
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