Ergastolo per l’ex boss della Montagna Vincenzo Arcieri e l’autocarrozziere Franco Trovato, 28 anni per Antonio Voci e assoluzione per Giancarlo Chirumbolo. Questa la sentenza di primo grado che ieri il procuratore generale Raffaella Sforza ha chiesto di confermare per gli autori di quattro omicidi di ‘ndrangheta a Lamezia tra il 2005 e il 2010. In piena guerra tra cosche tra il clan Giampà ed i Torcasio.
La pubblica accusa ha parlato ieri in Corte d’assise d’appello a Catanzaro, chiedendo anche l’acquisizione delle condanne nei grandi processi di mafia degli ultimi anni. Praticamente migliaia di pagine in cui boss e gregari sono stati condannati a pene pesantissime.
Nell’udienza d’appello sono stati ricordati gli omicidi di Pietro Pulice del 28 settembre 2005, Bruno Cittadino dell’agosto 2009, di Giuseppe Chirumbolo e Nicola Gualtieri che risalgono al 2010. Ad ordinarli è stato Giuseppe Giampà, boss pentito dopo essere stato arrestato nell’operazione “Medusa”. Ossessionato dal rischio di poter essere ucciso, a sua volta sentenziava condanne che i suoi killer eseguivano prontamente.
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