Il capitolato d’appalto prevedeva la fornitura di personale qualificato al trasporto di pazienti traumatizzati dal pronto soccorso verso tutti gli altri reparti, nei fatti l’azienda che ha ottenuto l’appalto ha applicato, invece, al personale assunto contratti da portantini. Il risultato è la presenza di dipendenti inadatti a svolgere le mansioni per la quale sono stati assunti in un reparto dove affluisce il più alto numero di pazienti traumatizzati con l’impossibilità di poter intervenire in casi di emergenza. Il pronto soccorso dell’ospedale Pugliese non smette di riservare sorprese.
La principale porta d’accesso ad una struttura classificata come hub regionale e verso cui affluiscono pazienti provenienti dall’intera area centrale della Calabria non è sprovvista di personale: lo possiede nel numero richiesto dal capitolato d’appalto ma inidoneo a svolgere le mansioni richieste. È la storia delle quindici unità lavorative che sarebbero dovute essere assunte dalla ditta Coopservice, società risultata vincitrice dell’appalto per la fornitura di personale qualificato al trasporto di pazienti traumatizzati, con la qualifica di operatore socio-sanitario ma invece contrattualizzate con la mansione di portantino.
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