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’Ndrangheta, estorsioni e usura, stangata alle cosche di Cutro

’Ndrangheta, estorsioni e usura, stangata alle cosche di Cutro

La condanna più pesante, a 16 anni di reclusione, il collegio l’ha inflitta al 58enne di Isola Capo Rizzuto Domenico Riillo (è quanto aveva chiesto il pm della Dda). Quindici anni di reclusione (tre anni in più rispetto alla proposta del Pm), sono stati invece comminati al 46enne di Cutro Vito Martino, considerato uomo di vertice del clan Grande Aracri. L’avv. Rocco Corda (48 anni, Petilia Policastro), è stato condannato a sua volta a 6 anni e 8 mesi (8 anni la proposta dell’accusa), di reclusione dopo che il Tribunale ha riqualificato l’accusa in concorso esterno in associazione mafiosa. Il professionista nipote di Grande Aracri, è stato inoltre sospeso per tre anni dall’esercizio della professione forense. Per concorso esterno i giudici hanno condannato Pietro Alfonso Salerno (Cutro, 62 anni) a 10 anni di reclusione (il pm ne aveva chiesti 12 anni). Anche Salvatore Scarpino (Cutro, 52 anni) è stato condannato a 10 anni (chiesti 8), mentre a Santo Maesano (Isola Capo Rizzuto, 59 anni), sono stati inflitti 12 anni (chiesti 10). Albano Mannolo (Cutro, 46 anni) e Leonardo Mannolo (Cutro, 29 anni), sono stati condannati entrambi a 7 anni (chiesti 9 anni e 6 mesi per ciascuno). Il Tribunale infine ha condannato ad 11 anni ciascuno Antonio Riillo (Isola C. R., 34 anni); Carmine Riillo (Isola, 30) e Giuseppe Riillo (Isola, 36 anni). Un anno in più rispetto a quanto aveva chiesto il pm per ognuno di loro. Il collegio ha infine disposto il risarcimento delle parti civili e una provvisionale di 30mila euro per l’associazione “Libera”.

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