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Maria Chindamo, consegnata al pm copia del testamento del suocero

Sparita nell’anniversario del suicidio del marito

Ventuno mesi di attesa. Un arco di tempo pesantissimo per chi da un anno e nove mesi aspetta risposte. Per chi, nonostante il trascorrere del tempo, non dimentica. E di certo non dimenticano i familiari di Maria Chindamo, l’imprenditrice agricola di Laureana di Borrello fatta scomparire la mattina del 6 maggio del 2016 in località Montalto di Limbadi.

Ieri mattina Vincenzo Chindamo, fratello di Maria, accompagnato dall’avvocato Giovanna Cusumano e dall’avvocato Nicodemo Gentile (quest’ultimo in rappresentanza anche dell’associazione “Penelope” che affianca la famiglia) hanno varcato ancora una volta l’ingresso della Procura di Vibo Valentia. Dal giorno del rinvenimento dell’auto dell’imprenditrice (rimasta con il motore accesso) e di vistose macchie di sangue la collaborazione tra i familiari della donna, la Procura e le forze dell’ordine è sempre stata molto stretta, ma ieri un nuovo particolare potrebbe essersi aggiunto alle indagini ancora contro ignoti. Vincenzo Chindamo e i due penalisti hanno, infatti, consegnato al pm Concettina Iannazzo, titolare delle indagini, la copia del testamento di Vincenzo Punturiero, nonno paterno dei figli avuti da Maria Chindamo e Ferdinando Punturiero, morto suicida un anno prima della scomparsa dell’ex moglie. Nello stesso giorno.

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