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Omicidio Fiorillo, arrestato uno dei presunti autori

Omicidio Fiorillo, arrestato uno dei presunti autori

Un agguato ricostruito nei minimi particolari grazie alle tecniche all'avanguardia dello Sco, ma anche alla professionalità dimostrara sul campo dagli agenti della Scientifica e della Mobile di Vibo Valentia. Fatto sta che a distanza di due anni e tre mesi dall'omicidio di Francesco Fiorillo, di 45 anni  - ucciso a colpi di piostola  cal. 7,65 e cal. 3,80  nei pressi del cancello della sua abitazione - Polizia e Procura  di Vibo Valentia hanno chiuso il cerchio su uno dei due killer entrati in azione in località Suriani di Vibo Valentia la sera del 15 dicembre del 2015. Ad aprire il fuoco sarebbe stato infatti anche Antonio Zuliani, 26 anni di Piscopio, frazione di Vibo. A inchiodare il giovane la comparazione del Dna con quello estrapolato dal materialre biologico rinvenuto all'interno di un guanto di lattice a sua volta ritrovato a distanza di 75 metri dal luogo dell'agguato a Fiorillo. Inoltre dall'esame dei tabulati telefonici sarebbe emerso che la cella che agganciava il telefonino del giovane di Piscopio sarebbe stata l'unica quella sera in quel luogo. Omicidio volontario l'accusa nei confronti del 26enne ieri mattina raggiunto da un ordine d'arresto emesso dal gip di  Vibo su richiesta della Procura.
L'operazione che ha portato all'arresto di Zuliani, comunque, rappresenta un ulteriore step di un'indagine più complessa volta ora all'identificazione del secondo componente del commando. Le modalità di esecuzione dell'agguato avevano portato gli inquirenti, già nell'immediatezza del fatto di sangue, a ipotizzare che l'azione di fuoco fosse stata compiuta da due persone.  E la ricostruzione in 3D della scena del crimine effettuata dal Servizio polizia Scientifica ha fornito un contributo importante nella risoluzione del caso, anche in considerazione del fatto che il percorso realizzato poi virtualmente sarebbe stato l'unico percorribile dai killer, nonché del ritrovamento del paio di guanti di lattice (di cui uno con l'indice tagliato) nel punto in cui la stradina percorsa si interseca con la strada statale 18. Altro elemento il fatto che in prossimità di un casolare sia stata rinvenuta la traccia di uno pneumatico, che gli investigatori ritengono sia stata lasciata dall'auto utilizzata dal commando per allontanarsi da località Suriani.
Al momento non è chiaro il movente dell'omicidio. Anche su questo aspetto indagini sono in corso e gli inquirenti non escludono che l'agguato possa essere maturato nell'ambito di un giro di prostituzione minorile o nel contesto dello spaccio di stupefacenti a Vibo Valentia. Ipotesi investigative legate alle tendenze sessuali della vittima e a suoi precedenti nel campo della droga.
I particolari dell'operazione denominata "Macth" sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa svoltasi alla Questura di Vibo Valentia, alla presenza del questore Filippo Bonfiglio, del sostituto procuratore Concettina Iannazzo, dei vertici della Mobile e dello Sco di Roma.

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