La città, o quantomeno gran parte del territorio comunale, è ridotta a un immondezzaio a cielo aperto. Colpa dell’inciviltà dei catanzaresi o problemi nella gestione del servizio di raccolta differenziata porta a porta?
La verità, probabilmente, sta in mezzo anche se la chiave di lettura del Comune fornisce una risposta differente: «Continuano a manifestarsi atteggiamenti contrastanti col rispetto dell’ambiente e del proprio habitat da parte dei cittadini, registrandosi, a tutt’oggi, fenomeni di abbandono di rifiuti di varia natura, anche speciali e pericolosi, da parte di ignoti e comportamenti non conformi e trasgressivi della disciplina di raccolta differenziata porta a porta da parte di alcuni condomini che, oltre ad occupare strade e marciapiedi pubblici per la collocazione delle postazioni di carrellati, li utilizzano in modo incontrollato e indiscriminato, depositando rifiuti noncuranti degli orari e dei giorni previsti per le varie frazioni di rifiuto differenziato». E ancora «persistono atteggiamenti irrispettosi delle più basilari regole del vivere civile, consistenti nel lasciare strade e marciapiedi insudiciati dalle deiezioni dei cani». L’atto d’accusa si conclude con un’amara ammissione: «Nonostante il lasso di tempo trascorso dall’avvio del sistema porta a porta dei rifiuti urbani, permangono elementi di criticità sotto il profilo dell’igiene e del decoro urbano, in netto contrasto con i lusinghieri risultati raggiunti nella percentuale di raccolta differenziata».
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