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Muore al policlinico dopo la biopsia

Muore al policlinico dopo la biopsia

Prima il terribile sospetto di essere malata di cancro, quindi la necessità di sottoporsi a una biopsia, poi l'improvviso peggioramento e il drammatico decesso dopo venti giorni di agonia nel reparto di Rianimazione del policlinico universitario. Sugli ultimi giorni di una signora catanzarese T.R. di 71 anni dovrà adesso fare chiarezza la Procura della Repubblica di Catanzaro che ha aperto un fascicolo, almeno per il momento a carico di ignoti, con l'ipotesi di omicidio colposo. La cartella clinica è già stata sequestrata dalla polizia giudiziaria e sul corpo della donna è stata effettuata l'autopsia. Il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta ha affidato l'incarico per un accertamento tecnico non ripetibile a due professionisti che entro novanta giorni dovranno presentare la loro relazione in cui sulla base degli esiti dell’esame e delle analisi di laboratorio dovranno essere accertati i motivi del decesso.

La vicenda prende avvio circa un mese fa. La 71enne catanzarese, madre di due figlie e nonna di due nipoti, deve essere sottoposta a una biopsia per un sospetto tumore al pancreas. Solo con quell’intervento si sarebbe potuta avere una diagnosi certa. Poco dopo l'operazione svoltosi nella sala operatoria del policlinico universitario nel quartiere Germaneto le condizioni della settantunenne peggiorano improvvisamente con picchi di febbre alta. I medici decidono così di trasferirla nel reparto di rianimazione della stessa struttura sanitaria. Il racconto di quanto accaduto fornito dai sanitari non sembra convincere i familiari che attraverso l'avvocato del foro di Catanzaro Eugenio Battaglia presentano una prima denuncia all'autorità giudiziaria. Purtroppo lo stato di salute di T.R. continua a peggiorare nonostante i trattamenti. Dopo venti giorni passati a lottare tra la vita e la morte in un letto del reparto di Rianimazione la signora muore. A quel punto i familiari presentano una integrazione alla prima denuncia chiedendo all'autorità giudiziaria di verificare possibili collegamenti tra l'intervento per la biopsia, il peggiorare delle condizioni cliniche con l'insorgere della febbre e infine il decesso della donna. La Procura della Repubblica di Catanzaro ha quindi disposto il sequestro della cartella clinica e ha deciso di far effettuare un esame autoptico sulla salma. Oltre ai due professionisti incaricati dalla magistratura all'autopsia ha partecipato il medico legale Massimiliano Cardamone su incarico dei familiari. Ora bisognerà attendere novanta giorni per conoscere gli esiti delle analisi mediche effettuate sul corpo della signora. Solo dopo potrebbero emergere possibili responsabilità in carico ai medici. Dovranno quindi essere i consulenti tecnici incaricati dall’autorità giudiziaria a dare sostegno all’ipotesi dell’esistenza di eventuali comportamenti omissivi dei sanitari e di un nesso eziologico tra tali presunte omissioni e la morte della 71enne.

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