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Topi e blatte al Pugliese, scatta indagine interna

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Sarà un’indagine interna a chiarire ogni aspetto dei casi di infestazioni da insetti registrati all’interno dei reparti dell’ospedale Pugliese-Ciaccio e a individuare e circoscrivere eventuali responsabilità. La disposizione è stata adottata dal direttore generale, Giuseppe Panella, che già nella mattinata di ieri ha incaricato la direzione sanitaria e i responsabili della società privata che gestisce il servizio di disinfestazione e derattizzazione di avviare controlli e ispezioni. Con ogni probabilità sarà esaminata anche la corposa documentazione depositata negli uffici della direzione medica di presidio dove nell’ultimo mese sono giunte più segnalazioni provenienti dai responsabili delle unità operative del nosocomio. È stata adottata, insomma, la linea dura nei confronti di un caso che rischia di avere pesanti ricadute non solo in termini di immagine ma soprattutto sotto il profilo assistenziale. Il direttore generale, raggiunto telefonicamente, ha infatti annunciato l’assunzione di provvedimenti all’esito delle indagini arrivando persino a minacciare la chiusura dell’ospedale nel caso in cui le ispezioni forniranno un esito positivo. La prima a farne le spese potrebbe essere la società privata che lo scorso ottobre ha ottenuto dall’azienda l’appalto del servizio di disinfestazione e derattizzazione a seguito di una contrattazione avvenuta per email e della presentazione di un preventivo alla fine trasformato in affidamento tramite una procedura negoziata che non è però transitata da una gara ad evidenza pubblica.

La Coopservice già da tempo gestiva, infatti, all’interno dell’ospedale il servizio di pulizia a cui sono state affiancate oltre dieci mesi fa anche le attività di sanificazione degli ambienti per un importo di poco inferiore ai 44mila euro (43.920) per un arco di tempo di tre anni. E la stessa ditta, originaria di Reggio Emilia, riceveva in copia le segnalazioni provenienti dalle unità operative ospedaliere, indirizzate alla direzione sanitaria, con la quale si richiedevano interventi di disinfestazione urgenti per la presenza, nella migliore delle ipotesi, di insetti o nella peggiore di colombi e ratti. Il direttore generale non ha escluso la possibilità che casi del genere possano essersi verificati considerando l’ubicazione dell’edificio sanitario, che sorge al centro di un’ampia area verde, e la cattiva abitudine di utenti e personale di lasciare aperte le porte e le finestre perfino di notte quando l’ospedale continua ad essere meta di pazienti e familiari. Ed è in effetti nella Medicina d’Accettazione e d’Urgenza, posta al primo piano e costante punto d’approdo di malati anche in trasferta da fuori provincia, che si è verificato uno degli ultimi casi. Circa due settimane fa il responsabile del reparto ha richiesto una disinfestazione urgente nei locali di degenza e nel pronto soccorso per la presenza di blatte di grandi dimensioni.

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