Calabria Verde, l’azienda regionale "in house" alla quale sono passate le funzioni svolte in passato dall’Afor, è accomunata agli altri enti sub-regionali e messa in discussione nell’ultimo report della Corte dei Conti per la mole di soldi pubblici che tutti questi organismi sono accusati di assorbire senza che poi venga attuata un’opportuna valutazione dell’adeguatezza delle performance prodotte. Tornano a galla i peccati originali di quelli che un tempo erano definiti i “carrozzoni” della politica, serbatoi di clientele, voti, incarichi, favori. Anche se adesso alcuni di loro hanno intrapreso un percorso virtuoso, nell’immaginario collettivo restano carrozzoni mangiasoldi. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione Calabria.