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Il Catanzaro ha un Ambrosino in più: "Finalmente ho iniziato il mio campionato"

Nella storica vittoria di Marassi sulla Sampdoria spicca il debutto del talentuoso attaccante napoletano

Per lasciare una buona impressione possono bastare solo 17 minuti. Giuseppe Ambrosino ha finalmente esordito con la maglia del Catanzaro. Vivarini l’ha lanciato nell’ultimo parte della gara con la Sampdoria e il ventenne ha risposto con qualche buona giocata, roba utilissima per alleggerire la pressione avversaria.
Come inizio non c’è male, anche perché l’attaccante di proprietà del Napoli non giocava una partita ufficiale da giugno – dalla finale del mondiale Under 20 contro l’Uruguay, l’11 giugno – e la Serie B non la frequentava da Como-Cittadella del 19 maggio scorso, cioè nel confronto fra le due squadre in cui è stato in prestito nella passata stagione.
Il tecnico e i tifosi non aspettavano altro che verificarlo all’opera e ora che la condizione è in crescita, il minutaggio del ragazzo di Procida è destinato ad aumentare, visto che Vivarini le punte le cambia sempre e uno con le sue caratteristiche – forza fisica e ottima tecnica – è merce preziosa.
«Ero molto emozionato e non vedevo l’ora di entrare», ha spiegato Ambrosino parlando dei momenti immediatamente precedenti al suo ingresso in campo. Dove ha fatto coppia con Iemmello («Mi ha subito spiegato i movimenti e i compiti che avrei dovuto eseguito») cui aveva pure fornito un assist se non gli fosse stato fischiato un fallo per avere strattonato un po’ troppo la maglia del centrale avversario Ghilardi. Al di là di quell’episodio, è stato spesso cercato dai compagni, dimostrando di essere bravo a ripulire il pallone spalle alla porta per far risalire la squadra. Il Catanzaro, con un gioco e un allenatore che sanno esaltare gli attaccanti, può essere il posto giusto per lui: «Quando ero in ritiro con il Napoli il mio procuratore mi ha detto che c’era l’interesse del Catanzaro e io non ho esitato troppo ad accettare la proposta, sapevo che questo può essere il posto ideale per me considerando la squadra, lo staff, la gente che abbiamo intorno», ha sottolineato Ambrosino, arrivato in Calabria in prestito secco e con una lesione muscolare – subita nell’ultima amichevole con gli azzurri a Dimaro – che l’ha costretto a stare fermo a lungo: «Dopo questa sosta dovrei essere quasi al 100%».
Numero 70 sulla schiena («Il mio preferito era il 10, questo è quello che graficamente gli somiglia di più»), prospettive non dichiarate in ottica nazionale (ma stavolta Under 21) e di sicuro la volontà di fare meglio dell’anno scorso, in un torneo che ha iniziato con poco spazio al Como (appena quattro presenze, 73 minuti, una rete) e ha finito giocando spesso a Cittadella (un gol e due assist in 15 gare): «Sono qui per dare il massimo sul piano personale, ma soprattutto per la squadra».
Analizzando i primi segnali, il prossimo futuro pare interessante: «Finalmente ho iniziato il mio campionato e l’ho fatto in uno stadio pazzesco, con tanta gente intorno e i nostri tifosi, numerosissimi, che si sono fatti sentire. Erano caldissimi, sono simili a noi napoletani. Sì, penso che Catanzaro sia proprio la scelta giusta».

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