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Catanzaro, un poker prima del derby con il Cosenza

Feralpisalò e Modena al “Ceravolo”, Como e Venezia in trasferta sono il trampolino di lancio

Azzurrino. L’attaccante Giuseppe Ambrosino è con l’Under 21

Il derby è ancora lontano. Ci sono quattro partite importantissime prima della sfida contro il Cosenza, la partita dell’anno per entrambe le tifoserie che si giocherà al “Ceravolo” domenica 26 novembre (dopo un’altra sosta per le nazionali). Il derby dista parecchio e quindi attesa, preparativi, aspettative e sogni – non solo per la squadra, pure per l’ambiente – possono tranquillamente aspettare. Anche perché i prossimi quattro incontri saranno altrettanto cruciali per il cammino delle Aquile: spigolosi i due da disputare in casa (Feralpisalò e Modena) durissimi quelli in trasferta (Como e Venezia).
La squadra ha ripreso a lavorare ieri pomeriggio a Giovino con la testa focalizzata solo sulla Feralpisalò, la seconda matricola da affrontare dopo il Lecco, battuto a Padova. I lombardi si presenteranno al “Ceravolo” sabato (calcio d’inizio ore 16:15). Anche se l’avvio del Catanzaro ha prodotto idee diverse dalla salvezza, il mantenimento della categoria resta l’obiettivo dichiarato del club, di conseguenza quello con la Feralpi è uno snodo salvezza da non fallire. Fare punti contro una diretta concorrente – almeno sulla carta – è indispensabile, soprattutto perché si gioca fra le mura domestiche. La squadra di Vecchi sta andando piano, ma l’organizzazione non manca e i rinforzi estivi – tutti di categoria – si stanno integrando, come dimostra la quasi vittoria nel derby col Brescia, sfumata in extremis. Da una lombarda alla Lombardia: sette giorni dopo i giallorossi andranno a Como. Lasciamo da parte i vecchi e dolci ricordi dell’ultima promozione in A ottenuta proprio sul lago grazie a un gol di Palanca; lasciamo da parte pure l’annunciata e nutrita presenza di tanti catanzaresi trapiantati al nord o in Svizzera che hanno fatto incetta di biglietti nei settori generalmente riservati al pubblico di casa; i lariani sono candidati accrediti a posizioni nobili di classifica, saranno pure partiti lenti, ma prima di perdere al “Sinigaglia” contro la Cremonese ne avevano vinte quattro di fila (nessuno è riuscito in una striscia così buona) e pareggiato a Bari.
Un sabato tira l’altro: il 4 novembre di nuovo in Calabria per vedersela col Modena. Gli emiliani negli ultimi tempi hanno un po’ rallentato dopo un avvio a mille all’ora (tre vittorie nelle prime tre) e nelle ultime due partite hanno perso contro Venezia e Palermo. Il Modena è in B dall’anno scorso e ha cambiato allenatore in estate (da Tesser a Bianco, ex vice di Allegri), ha un gruppo esperto e di qualità, una società ricca e ambiziosa. Complicazione aggiuntiva: fino a questo momento non ha mai perso in trasferta, pur giocando solo tre volte (deve recuperare una gara), due in meno del Catanzaro. L’ultimo confronto del poker, venerdì 10 novembre (ore 20:30), è il viaggio più duro di tutti, probabilmente la più difficile fra tutte le esterne che Vivarini e i suoi calciatori disputeranno fino a quel momento. Al “Penzo” di Venezia una settimana fa è caduto il Parma, il monito vale. Le aspirazioni lagunari sono le più alte possibili: andare in A, direttamente o tramite i playoff poco importa. Il club può sostenere il salto di categoria (c’è già stato due anni fa, del resto), la squadra sembra costruita nel modo giusto per provarci sul serio, dal bomber Pohjanpalo al centrocampista italoamericano Busio, dall’altra punta scandinava Gytkjaer a Tessmann fino al difensore Altare e al portiere Joronen. La quaterna “allontana” il derby, ma allo stesso tempo può trasformarsi in un bel trampolino di lancio.
Notiziario. Ieri, alla ripresa, se si esclude l’infortunato Situm l’unico assente è stato l’azzurrino Ambrosino, oggi pomeriggio impegnato a Bolzano in Italia-Norvegia Under 21. Oliveri ha superato l’influenza, Krajnc continua a lavorare in palestra per il mal di schiena. Oggi una doppia razione di allenamento, come sempre nel quartier generale di Giovino.

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