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Il Catanzaro non smette di sognare: tris alla Feralpi Salò. "Aquile" seconde almeno per una notte FOTO

CATANZARO-FERALPISALO’ 3-0

MARCATORI Vandeputte (C) al 6’, Biasci (C) al 29’, autorete di Bacchetti (F) al 33’ s.t.

CATANZARO (4-4-2) Fulignati 7; Katseris 6,5, Scognamillo 7, Brighenti 6,5, Veroli 6,5; Sounas 6,5 (16’ st Stoppa 7) Ghion 6 (34’ st Pontisso sv), Verna 6, Vandeputte 7,5 (34’ st Brignola sv); Donnarumma 6,5 (16’ st Biasci 7), Iemmello 7 (40’ st Ambrosino sv). All. Vivarini 7

FERALPISALO’ (3-5-2) Pizzignacco 6,5; Pilati 5,5, Ceppitelli 5, Bacchetti 5,5 (34’ st Parigini sv); Bergonzi 6, Kourfalidis 6, Carraro 5,5 (17’ st Fiordilino 5,5), Zennaro 6 (17’ st Compagnon 5,5), Felici 6,5 (34’ st Verzelletti sv); Butic 5 (dal 34’ st Sau sv), La Mantia 5,5. All. Vecchi 5

ARBITRO Monaldi di Macerata 5,5

NOTE Spettatori 9.488 (di cui abbonati 5.349), incasso di circa 145.000 euro. Ammoniti Scognamillo, Katseris, Carraro, Veroli, Parigini e il tecnico Vivarini. Angoli 5-4. Recuperi: 2’; 3’

Non si finisce mai di sognare. Per una notte al secondo posto in classifica, aspettando Palermo e Venezia, subito dietro al Parma. Il Catanzaro è sempre lì, a quote altissime e inaspettate, ma non più sorprendenti. Il 3-0 rifilato alla Feralpisalò è stata l’ennesima prova di forza della squadra di Vivarini, che ha schiacciato l’avversario con un secondo tempo magistrale: i gol di Vandeputte e Biasci, l’autorete dell’ex (Bacchetti, su cross del belga), un collettivo da applausi. Bravi tutti, da Donnarumma (in netta crescita) a Sounas, da Fulignati (fondamentale in due occasioni) a Scognamillo fino a Iemmello, che non avrà segnato però è stato fra i mattatori con intelligenza e classe. Un’apoteosi, il terzo successo di fila e lo stesso risultato dell’ultima vittoria al “Ceravolo”, quella sullo Spezia del 30 agosto. Difficile pensare di nascondersi ancora: tante altre pagherebbero per avere anche un po’ meno della continuità dei giallorossi.

È stata una gara complicata perché il 4-4-2 del Catanzaro (Sounas e Donnarumma titolari al posto di Brignola e Biasci, Veroli in luogo di Krajnc) si è trasformato sempre, in fase di possesso, in un 3-5-2 grazie alle salite di Katseris. La Feralpisalò è stata schierata a specchio: 3-5-2 che in chiave difensiva era 5-3-2 con baricentro basso, pressione solo a ridosso del centrocampo, marcature uomo su uomo e una tendenza alle verticalizzazioni immediate una volta recuperata palla: per questo Scognamillo e Katseris sono stati ammoniti per aver atterrato Felici. Nel primo tempo gli ospiti hanno tirato in porta una volta sola (Felici su punizione, 36’), ma hanno comunque tenuto in apprensione la retroguardia di casa (al 20’ fuorigioco di Butic, che era andato in rete).

Il Catanzaro ha costruito di più ed è stato più pericoloso, sfruttando gli scambi di posizione del capitano e di Vandeputte, la mobilità di Donnarumma, che ha avuto due chance all’8’, pescato da Ghion e Vandeputte in area e murato prima da Pizzignacco, poi da Pilati. Il portiere avversario ha anche parato il sinistro dal limite di Iemmello (32’).

Era aria che per sbloccarla servisse l’episodio che il Catanzaro si è andato a cercare a inizio ripresa (6’): Donnarumma ha pressato la costruzione dal basso di Ceppitelli su una punizione di Bacchetti, Vandeputte si è fiondato sul pallone, ha eluso in dribbling il ritorno di Pilati e battuto dal limite Pizzignacco col destro. Nemmeno un giro d’orologio e La Mantia ha colpito il palo esterno su lancio di Carraro approfittando di un’errata valutazione in anticipo di Brighenti, ma con i primi cambi (nel Catanzaro fuori Donnarumma e Sounas per Biasci e Stoppa, nella Feralpi Carraro e Zennaro (meno bravi) per Fiordilino e Compagnon) Fulignati ha parato il destro da fuori di Kourfalidis, quindi gli avversari sono scomparsi. I giallorossi hanno trovato il raddoppio con un cross di Stoppa e il colpo di testa vincente in tuffo di Biasci (che ha bruciato sul tempo Ceppitelli) e quando Bacchetti ha deviato in porta il cross di Vandeputte per il 3-0 la partita è sostanzialmente finita. La festa al “Ceravolo” no, quella è continuata. Non si finisce mai di sognare.

FOTO MONTEVERDE

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