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Catanzaro, Donnarumma vuole toccare... quota 100

L’attaccante giallorosso è arrivato a quota 93 gol tra i cadetti e vede più vicina la meta. «Segnare è il mio obiettivo numero uno, ma non gli do troppo peso né avverto la pressione»

Per Alfredo Donnarumma è solo l’inizio. Contro la Feralpisalò ha sfoderato la prova più convincente da quando è a Catanzaro. L’attaccante ha causato la prima rete, si è cercato e trovato con Iemmello, è apparso in netta crescita quanto a condizione fisica. «Abbiamo tutti giocato una buona partita contro una squadra che era venuta soprattutto a difendersi, in questi casi non è mai facile. Io mi sento bene e le cose sono venute da sole, mi è mancato soltanto il gol, sia Pizzignacco con la parata, che Pilati col salvataggio sulla linea, sono stati molto bravi sulle mie conclusioni in avvio, ma contava vincere e il risultato mi basta».
Con i due centri già firmati in campionato, contro il Lecco e il Cittadella, Donnarumma è salito a 93 in Serie B, tra l’altro contro 38 formazioni diverse (solo Coda è sullo stesso piano). La quota 100 che stimola e aggiunge motivazioni è sempre più vicina: «Essendo una punta è normale pensarci, segnare è il mio obiettivo numero uno, ma non gli do troppo peso né avverto la pressione di raggiungerlo».
Il periodo da separato in casa con la Ternana e l’assenza di ritmo partita durante il ritiro sono definitivamente alle spalle. Con il Catanzaro sta entrando in nuova fase della stagione, quella in cui può essere decisivo con continuità, come spesso gli è riuscito in carriera: «Al ritmo partita che adesso c’è aggiungo la voglia di sentirmi importante. Non mi resta che proseguire su questa strada», ha spiegato il trentaduenne di Torre Annunziata, che sabato scorso è stato schierato per la prima volta da titolare insieme a Iemmello: «Giocare con gente di qualità rende tutto più semplice, a me e Pietro ci viene naturale, con la Feralpisalò penso sia andata abbastanza bene, quindi più possibilità avremo, più miglioreremo».
Il Catanzaro secondo in classifica non è più una sorpresa. L’hanno capito soprattutto gli avversari, che quando affrontano la squadra di Vivarini hanno gli occhi ben aperti e stanno attenti a non scoprirsi: «Giocare contro di noi è complicato, per il palleggio che abbiamo, il gioco che sviluppiamo da dietro, chi incontriamo teme di essere allungato e tende a stare più compatto e coperto. È il segno di una crescita importante da parte nostra, aiutata dai risultati positivi».
Crescita che si era notata prima della sconfitta col Parma e che è stata più evidente e imponente poi: «Da quel giorno è cresciuta la nostra consapevolezza e abbiamo ridotto gli errori, abbiamo capito che le avversarie ci aspettano per recuperare palla e ripartire, quindi concediamo loro il meno possibile».
Sabato, contro il Como, Donnarumma andrà a caccia di un altro gol dell’ex dopo il rigore rifilato al Cittadella. Sul lago ha giocato nella stagione 2012-13 in Lega Pro, quando era ancora un ragazzino che cominciava ad affermarsi, come dimostrato dalle 29 presenze e 13 reti di quel torneo: «A Como ho vissuto un anno molto importante a livello personale ed è sempre bello tornarci, mi aspetto una gara dura contro una formazione tosta e dalle forti individualità, dobbiamo essere preparati».

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