Dimitrios Sounas vuol dire tenacia. Non è la traduzione letterale dal greco, ma è il termine che meglio descrive il centrocampista del Catanzaro: in C è stato un fattore fondamentale, in B non ci si aspettava potesse rendere come un anno fa e invece… «A Perugia e Reggio Calabria non ho avuto la possibilità di farmi valere in questa categoria, ma nella mia testa ho sempre avuto l’obiettivo di arrivare dove sono adesso, non ho mollato, è la mia mentalità, ora sono soddisfatto di come sta andando e so di dover continuare così», ha spiegato Dimi accennando alle altre due vittorie di un campionato in terza serie (con umbri e amaranto), cui poi non sono seguite, al piano superiore le chance, che gli sta garantendo il Catanzaro. E che lui non si lascia scappare. A Palermo è stato il migliore, con il Cosenza si era rivelato preziosissimo nella fase di non possesso (e non solo), a Bari aveva segnato di testa, contro il Lecco fornito un assist a Vandeputte. Insomma, Sounas c’è (undici presenze su quindici): «Al “Barbera” la mia partita più bella, ma sono contento soprattutto per la prestazione e la vittoria della squadra, che ha dimostrato grande valore contro un avversario fortissimo e giocatori di alta qualità, vogliamo proseguire con prestazioni del genere perché sono quelle che ci consentono di raggiungere i risultati». In estate, quando Vivarini ha cambiato modulo passando dal 3-5-2 al 4-4-2, si pensava che Sounas, mezzala o trequartista, non avesse collocazione ideale. Il ventinovenne, al contrario, sta dando tanto anche da esterno alto a destra, sua nuova zona di partenza dalla quale ha licenza di accentrarsi: «Sto cercando di fare cosa mi chiede il mister in allenamento, do il massimo ogni giorno perché poi mi trovo bene in partita, basta essere concentrati su cosa dice l’allenatore e il resto viene più semplice. Quanto al ruolo – ha aggiunto –, per me è lo stesso anche se in questo campionato è cambiato qualcosa, sto spesso in ampiezza sulla linea di bordo campo, abbiamo cambiato anche il modo di difenderci, dobbiamo aiutare di più il compagno dietro di noi: in C non era così, però siamo migliorati molto anche sotto questo aspetto». Era necessario mutare forma per non pagare l’impatto con la cadetteria: «Il livello della B è altissimo, la prima può perdere contro l’ultima e questo significa che non bisogna mai abbassare la concentrazione altrimenti ti puniscono. È diversa pure la nostra mentalità rispetto all’anno scorso, in C eravamo troppo più forti degli altri, in B non è così». Ci sono due cose che permettono al Catanzaro di imporsi contro chiunque: «Il nostro segreto è sempre stato il gruppo, straordinario. Lo è anche il lavoro che facciamo da luglio, che infatti sta pagando». Impagabile è stata la gioia provata dai tifosi col successo nel derby: «Con il Cosenza la gara più emozionante, primo perché eravamo reduci da tre sconfitte, poi per i tifosi che ci tenevano tanto come noi. È stato speciale regalare loro la vittoria, era la cosa più importante». Adesso il Pisa, prossima tappa di un viaggio tenace e di qualità, per il greco e il Catanzaro: «Il Pisa è un’ottima squadra, noi ci stiamo preparando. Non sarà facile – ha concluso Sounas –, ma mantenendo alta la concentrazione tireremo fuori un’altra grande prova».