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Il Catanzaro non si ferma più: batte il Pisa ed è di nuovo terzo in classifica

CATANZARO-PISA 2-0

MARCATORI 8’ st Ambrosino (C), 37’ st autorete di Marin (P)
CATANZARO (4-4-2) Fulignati 6,5; Katseris 7,5, Scognamillo 7, Brighenti 7, Krajnc 6,5; Sounas 6,5 (41’ st Oliveri sv), Pompetti 6,5 (27’ st Verna 6), Ghion 7 (41’ st Pontisso sv), Vandeputte 6,5; Iemmello 5,5 (7’ st Ambrosino 7), Biasci 6 (27’ st Stoppa 6). All. Vivarini 7
PISA (4-2-3-1) Nicolas 6,5; Esteves 7, Canestrelli 6, Hermannsson 6, Beruatto 5 (18’ st Barbieri 6); Marin 6, Piccinini 6,5; L. Tramoni 6 (36’ st Masucci sv), Valoti 6 (18’ st Arena 6), Mlakar 5,5 (28’ st Vignato 6); Gliozzi 6 (18’ st Moreo 5,5). All. Aquilani 6,5
ARBITRO Ghersini di Genova 6
NOTE Spettatori 9.067 di cui 5.393 abbonati, incasso non comunicato. Ammoniti Krajnc (C), Canestrelli, Verna, Ambrosino, Piccinini. Angoli 2-6. Rec. 2’; 4’

Trenta punti in classifica fanno brillare gli occhi e gonfiano il petto d’orgoglio. Il Catanzaro è di nuovo terzo in classifica (in attesa del Como), a meno tre dalle prime due (ma pure il Parma deve giocare) grazie al terzo successo di fila. Il gol di Ambrosino e l’autorete dell’ex (Marin) hanno firmato il 2-0 sul Pisa decidendo un incontro complicato, bloccato per un tempo e messo in cassaforte nella ripresa attraverso un cambio (la punta del Napoli a bersaglio dopo 30 secondi aver preso il posto di Iemmello) e una delle tante discese dell’immarcabile Katseris, che ha causato la carambola del bis. È stato un successo sofferto perché il Pisa ha giocato davvero bene, ma voluto e meritato: i giallorossi ormai hanno imparato anche a essere pratici e non solo belli.

Dopo che tutto lo stadio ha dedicato un bell’applauso allo scomparso Fabrizio Ferrigno, indimenticato ex di entrambe le squadre, è cominciata la battaglia tattica fra Vivarini e Aquilani. I due tecnici hanno perso nel riscaldamento un giocatore a testa - Veroli nel Catanzaro (Krajnc al suo posto), D’Alessandro (per lui Tramoni) nel Pisa – e hanno trasformato il campo in una scacchiera, a suon di mosse e contromosse.

Foto Salvatore Monteverde

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