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Dai 12 milioni di inizio stagione agli attuali 16,5: questo Catanzaro vale sempre di più!

Vandeputte e Ambrosino... d’oro. L’ottimo girone d’andata della matricola giallorossa attraverso la valutazione economica dei protagonisti

Sta succedendo con regolarità svizzera da quando è arrivato Vivarini e il club ha iniziato a programmare in grande stile: il valore della rosa e dei giocatori del Catanzaro aumenta turno dopo turno. L’ha fatto, ovviamente, anche in questi primi quattro mesi di Serie B.
Nonostante l’ingresso da matricola, i giallorossi si sono subito dimostrati terribili. Aumentando le quotazioni della squadra in campionato – che da un po’ ha smesso di essere “sorpresa” trasformandosi in “bella realtà” – sono cresciute anche quelle dell’organico e di molti suoi componenti. In attesa che il mercato porti rinforzi, con il nome dell’attaccante Mulattieri (Sassuolo, ex Crotone) che si è aggiunto a quello di Moro (Spezia, ma targato Sassuolo pure lui) e l’idea Millico come vice Sounas che prende piede.

Secondo le piattaforme specializzate, il valore del Catanzaro il primo agosto, cioè tre settimane prima di cominciare l’avventura nel torneo, viaggiava intorno a un valore di poco superiore ai dodici milioni di euro. Adesso, diciannove partite dopo, il valore è salito a sedici milioni e mezzo di euro, ovvero il 36,6 percento in più, quinto maggiore rialzo in termini percentuali della categoria. I giallorossi non hanno avuto picchi, sono cresciuti costantemente fin dall’esordio, in parallelo a un andamento che li ha visti occupare sempre un piazzamento playoff. Questo, comunque, non esclude che tante altre società abbiano organici dal valore più alto rispetto al Catanzaro, che in questa graduatoria resta tredicesimo, parecchio sotto a chi nella classifica reale lo guarda col binocolo ed è stato battuto sul campo.

Quanto ai calciatori, i valori cresciuti di più fra i giallorossi sono quelli di Jari Vandeputte e Giuseppe Ambrosino. Sul belga nessuna sorpresa, l’1 luglio ha cominciato la stagione sportiva che pesava un milione, adesso la bilancia ne segna il doppio, cioè due. Gli stessi di Ambrosino, che ha monetizzato il buon finale di 2023, due gol segnati al Pisa e al Brescia, ma pure la precedente chiamata nella nazionale Under 21: il suo aumento, più contenuto, è di duecentomila euro.
Sono cresciuti meno, ma lo hanno fatto ugualmente anche tanti altri protagonisti: Scognamillo ne vale ottocentomila, Fulignati, Biasci, Ghion e Veroli settecento, Pompetti seicentocinquanta e Katseris mezzo milione.

Parlando del terzino greco che interessa a vari club di Serie A fra cui il Monza e il Torino, serve specificare che il valore di mercato non corrisponde alle quotazioni con cui può essere venduto, che in genere si aggira al doppio: cioè se vali uno il prezzo parte da due. Nel caso di Katseris, il cui valore un anno fa era di appena settantacinquemila euro, la possibile asta che si profila sembra giustificare il costo del cartellino superiore ai due milioni.

Per chi sale – perché gioca e lo fa bene – c’è pure chi scende. D’Andrea ha “perso” cinquecentomila euro finendo l’anno col valore di due milioni, Krastev è diminuito fino a centocinquantamila: tutti e due, in prestito rispettivamente da Sassuolo e Fiorentina, potrebbero essere richiamati dalle case madri. In particolare i toscani avrebbero già espresso l’intenzione di riprenderselo per mandarlo altrove.

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